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Agenda Libri: " Amazzone" Oggi alla Lovat

Se è vero che di cancro si muore, è anche vero che ormai in moltissimi casi si può guarire, prolungare il tempo vita, convivere per moltissimi anni con questo infido ospite . Ma del cancro si può anche ridere. Al cancro ci si può anche...

Se è vero che di cancro si muore, è anche vero che ormai in moltissimi casi si può guarire, prolungare il tempo vita, convivere per moltissimi anni con questo infido ospite . Ma del cancro si può anche ridere. Al cancro ci si può anche ribellare?
Lo ha fatto e continua a farlo Adriana Reginato, che venerdì 27 maggio alle ore 18,00 presenta il suo libro "Amazzone" (Ed. The Principe) alla Libreria Lovat di Trieste (Viale XX Settembre, 20).
Un libro che, arrivato velocemente alla seconda edizione, racconta la storia della stessa Reginato, giornalista che qualche anno fa scese di cambiare vita e interessi, e invece si trovò a lottare contro un cancro. E contro tutto quello che la malattia porta con sé: disagi e paure, disservizi e tristezze, imbarazzi e dolore. In questo zibaldone di emozioni ma anche di "istruzioni" Adriana ha quindi raccontato la sua malattia e il suo coraggio, con ironia e levità.


Quello che prima di tutto l'autrice tiene a rilevare è che "da un lato la gente continua ad avere una paura boia del «brutto male»; dall'altro, neppure le strutture sanitarie fanno molto per cambiare questa mentalità. Un oncologo mi ha detto: «Noi siamo focalizzati a portare il paziente alla guarigione, non alla sua qualità di vita». Risposta schietta. Ma io non sono un cancro con una persona intorno!".
Infatti, rileva Adriana "trovarsi malati di cancro è un trauma, ma sopportare la disorganizzazione nell'essere curati è faticoso e per certi versi devastante, perché ad esempio, la sala chemio, dove cerchi di accaparrarti una poltrona, ché sennò le sedie ti distruggono la schiena, e stai gomito a gomito per ore con chi sta peggio di te, non innalza il morale...».
Ed ecco che dopo spiegazioni e descrizioni (sempre "forti" ma non senza ironia), Reginato elenca anche una serie di "Istruzioni" e di raccomandazioni, quale quella di prendersi sempre cura di se stessi e del proprio corpo, sul quale la medicina infierisce per salvare la vita, ma tocca a ciascuno dei coinvolti darsi da fare per migliorare la qualità della propria vita. Perché, ed è questo che il libro soprattutto evidenzia, la vita è fatta di rughe e cicatrici, dentro e fuori: ealtà che si può affrontare con saggezza o con acredine...