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Agenda Film: "Isadora" Oggi all'ex Pescheria per i venerdi Liberty

“Isadora” (1968) di Karel Reisz, sarà il film proiettato oggi venerdì 27 maggio alle ore 17.30, per il ciclo “Venerdì Liberty”, proiezioni e conferenze a ingresso libero nella sede dell'Auditorium della ex Pescheria – Salone degli Incanti -...

"Isadora" (1968) di Karel Reisz, sarà il film proiettato oggi venerdì 27 maggio alle ore 17.30, per il ciclo "Venerdì Liberty", proiezioni e conferenze a ingresso libero nella sede dell'Auditorium della ex Pescheria - Salone degli Incanti - organizzato dall'Area Cultura del Comune di Trieste in collaborazione con La Cappella Underground.

Il film, in edizione originale con sottotitoli italiani che sarà presentato da Elisa Grando, tratta della celebre biografia cinematografica di Isadora Duncan: nel 1927, a Nizza, la famosa danzatrice americana, ormai alle soglie della cinquantina, rievoca le proprie memorie durante la stesura di un romanzo autobiografico. Ridotta quasi in povertà, ma ancora assetata di vita, Isadora ripercorre le tappe del suo successo e gli incontri con uomini che riempirono la sua esistenza: lo scenografo Gordon Craig, l'industriale Singer, il poeta Essenin.

Il ricorrente ricordo della tragica morte dei due figli e un oscuro presagio di sventure la inducono a cercare l'oblio nell'ambiente spensierato di un dancing; la conoscenza di un giovane corridore automobilista le sarà fatale. Nel ruolo di protagonista, Vanessa Redgrave, vincitrice del premio per la miglior interpretazione femminile al Festival di Cannes; accanto a lei, nel cast, James Fox, Ivan Tchenko e Bessie Love. Le musiche sono di Maurice Jarre.

Isadora Duncan, rivoluzionaria ed eccentrica ballerina nata in California nel 1878, fu l'artefice di una radicale rottura nei confronti della danza accademica: abolì nei propri spettacoli le scarpette a punta, preferendo indossare abiti semplici e leggeri, che ricordavano il peplo dell'antica Grecia, danzando a piedi nudi, per favorire la libertà e l'espressività dei movimenti.

Dopo gli esordi negli Stati Uniti, nel 1900 si esibì a Londra: fu la prima di una lunga serie di performance nel continente europeo, dove ottenne l'ammirazione di molti artisti e intellettuali dell'epoca, stringendo amicizia con Rodin, Gabriele D'Annunzio, Eleonora Duse. Le sue danze libere si proponevano come interpretazioni naturali, emotive, impressionistiche, di composizioni di celebri musicisti come Chopin, Beethoven, Gluck. La Duncan desiderava fortemente creare la danza del futuro ispirandosi alla plasticità dell'arte greca, basandosi sul sentimento e sulla passione dettati dalla natura e dalla forza della musica. Il suo primo viaggio in Russia risale al 1905: Sergej Djagilev e Mikhail Fokin la videro sul palcoscenico di Pietroburgo, ne trassero ispirazione per l'arte della compagnia dei Balletti Russi. Morì tragicamente, strangolata dalla sciarpa che indossava, le cui frange si erano impigliate nei raggi delle ruote della Amilcar GS 1924 sulla quale era appena salita, salutando gli amici con una frase che rimarrà famosa: "Addio, amici, vado verso la gloria!".