Segnalazioni

Terrorismo islamico, il nuovo pericolo delle "Jihad Jane": il Califfato si apre al sesso femminile

Lo stato Islamico dell'ISIS, ormai sempre più alle corde sotto la crescente pressione militare Russo/Siriana , rivolge la sua attenzione e le sue risorse nel rinforzare le fila in smembramento, causa la rinuncia di molti Foreing Fighters rientrati nei propri stati di origine dalle delusioni dettate da questa fallimentare Jihad, incoraggiando le donne ad entrare nei ranghi operativi del califfato come combattenti ed attiviste politiche di propaganda, esibendole nei video messaggi, ove incitano la guerra santa contro l'occidente .

Prontamente le varie testate giornalistiche occidentali hanno già battezzato questi nuovi elementi con l'epitesi di "Jihad Jane ".

Questa mossa ormai , va a pari passo con la dimostrazione di evoluzione delle politiche di propaganda di DAESH, che danno ora la possibilità alle molte ( quasi 550) Jihad al-Nkah di rendersi utili, non solo come mogli o schiave del sesso ,come si voglia determinarle , ma come guerrigliere impegnate a  tutti gli effetti anche per la propaganda diretta alla conversione all'Islam.

Questa modifica del modus operandi di DAESH , va analizzata con grande cura onde evitare di trovarsi anche qui possibili terroriste pronte a tutto , aumentando già i rischi esistenti sul territorio; esse infatti darebbero ancora meno nell'occhio e potrebbero essere una vera e propria spina nel fianco per l'intelligience occidentale.

Il cambiamento, comunque denuncia la grave crisi del Califfato , che si apre anche al sesso femminile , da sempre tenuto in secondo piano per cultura e idealismo.

Alessio Edoardo