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"Un progetto che si tenta in ogni modo di boicottare", alcune riflessioni sul Parco del mare

Capisco che in guerra come nell'amore tutto diventa lecito, ma mi meraviglio che si usi questo momento così delicato per la nostra città per cercare nuovamente di affondare uno dei progetti turisticamente più importanti per Trieste come quello del Parco del Mare. Sono pienamente d'accordo e lo ribadisco nuovamente che per questo progetto il sito migliore sarebbe stato quello del Porto Vecchio ma se, come già detto e ridetto, il progetto è in porto e attuativo in quel di Porto Lido, ritengo che cambiare tutto nuovamente sarebbe un enorme dispendio di tempo e denaro.

Lo so e capisco che siamo in periodo di grave crisi finanziaria e capisco pure che la nostra sanità, e ne sono coinvolto in prima persona, abbisogni di grossi finanziamenti e non certo di tagli com'è stato fatto fino adesso. Tuttavia, penso che i fondi per questo progetto non debbano essere assolutamente indirizzati per coprire le mancanze attuate in questo seppur vitale settore in quanto, una volta finita la pandemia, avremo bisogno assolutamente di far ripartire l'economia e questo progetto potrà dare lavoro immediato a tantissime persone e portare in un secondo momento forti introiti alla città.

Sono sicuro che a queste mie asserzioni molti obbietteranno dicendomi che questa realtà non è fondamentale e che si potrebbe comodamente farne a meno. Nonostante ciò, se incominciamo a mettere in discussione questo progetto, allora molte altre opere urbanistiche più o meno dispendiose potrebbero essere ritenute da questi signori non indispensabili per la città. Posso affermare che Trieste vive, vivrà e si potrà sviluppare tornando la città di un tempo, solamente investendo sul turismo e sul suo porto e, ringraziando il cielo, almeno per questo secondo punto possiamo dire di essere in buone mani con due persone come D'Agostino e Sommariva, capaci di condurre il porto a dei livelli mai raggiunti dopo il 1918.

Per quanto riguarda la parte turistica abbiamo la dottoressa Contessa che sta facendo rinascere il Castello e il Parco di Miramare allo splendore di una volta e che fino a prima dell'arrivo di questa pandemia aveva toccato un numero di presenze mai registrato fino ad ora. Questo brutto periodo, che ci costringe ad un isolamento obbligatorio, finirà e sono più che convinto che i turisti ritorneranno in forze. Proprio allora ci sarà bisogno di stimolarli ancora di più con nuove attrattive ed è per questo motivo che invito calorosamente tutte le autorità cittadine e regionali a supportare chi si sta adoperando in questo senso ma, soprattutto, a non ostacolare burocraticamente tali progetti.

Concludo con l'aggiungere che per aiutare la nostra amata città a riprendersi velocemente c'è bisogno, nel prossimo futuro, di appoggiare e far partire tale progetto che porterebbe grande visibilità in campo sia nazionale che estero. Se a questo si potrà anche aggiungere la probabile futura realizzazione del monumento dedicato a Maria Teresa d' Austria in piazza del Ponterosso ,Trieste finalmente ritornerà ad essere quella importante città che era alla stregua di quelle più blasonate d'Europa.

Fabricci Paolo


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