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Letterina a Gesù Bambino...

Caro Gesù Bambino, quest'anno non voglio chiederti doni , ma ti chiedo la pace nel mondo anche se bene mi rendo conto la pace manca anche nelle nostre famiglie a volte per capricci , o semplici incomprensioni sembra che certe persone mancano di una coscienza . Quest'anno, caro Gesù Bambino, ti voglio chiedere di non abbandonare mai la gente disperata, le persone che hanno paura e sono incerte del proprio futuro, le persone sole, e non solo quelle sole fisicamente, ma anche quelle sole moralmente, in questi giorni, in cui nella nostra società molti festeggiano il Natale, senza sapere chi è il festeggiato, da povero italiano non ho timore di rivolgermi a te, ben sapendo che solo tu sei in grado di concederci le grazie di cui abbiamo bisogno. A chi infatti dovremmo chiederle se non a te? Sei l'unico che è rimasto credibile in questo mondo, dove tutti promettono e nessuno mantiene . In un mondo dove il lavoro medio di ogni uomo e donna è un lavoro precario da neanche 500€ al mese, umiliati, sconfitti con la paura del buio, dove non ci sono leggi, governi, e pastori che tutelano i deboli e i poveri, e dove poveri lo stiamo diventando tutti, ci rivolgiamo a te, che sei la nostra speranza, l'unica speranza. Apparentemente sei venuto a mani vuote, al freddo e al gelo di una grotta, a stento riscaldata da un bue e un asinello. Deposto in una mangiatoia. Eri privo di tutto, ma avevi vicino a te due persone meravigliose, come mai ce ne sono state: tua madre Maria e il tuo custode, Giuseppe, che ti guardavano incantati, ben sapendo quale dono in quel momento il Cielo aveva fatto alla terra. Sei nato povero fra i poveri, bisognoso di tutto, ma hai arricchito il mondo con la tua presenza. Venendo in mezzo a noi ci hai fatto il regalo più grande che potessimo desiderare. Signore, io so che tu stesso ci comandi di non preoccuparci, di pensare alla nostra croce quotidiana, non preoccuparsi del domani. Ma talvolta è così difficile... in questo mondo dove si arranca e si annaspa sommersi tra un mare di incertezze, dove si mettono al mondo dei figli e contemporaneamente quotidianamente i Telegiornali ci bombardano di notizie di violenze, omicidi e gesti insani e folli, di programmi inutili, di gente immorale, Tu, Bambino Gesù, sei la nostra luce, la nostra salvezza, la nostra pace. A Natale hai dato al mondo in regalo te stesso. Lo ha annunciato l'angelo ai pastori assopiti, improvvisamente svegliati da una musica celestiale: "Vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un Salvatore, che è il Cristo Signore". Caro Gesù Bambino, sei tu il regalo di Natale che vorrei chiedere in primo luogo per il mio paese, per questa Italia che ha regalato il presepe al mondo, ma che adesso lo proibisce negli asili e nelle scuole e che si mostra sempre più insofferente per tutto ciò che ti riguarda. Senza di te, caro Gesù Bambino, la nostra Italia diventerebbe un cumulo di macerie, un deserto senza vita. Non te ne andare Bambino Gesù. In questo Natale vorresti trovare un posticino nel cuore di ogni italiano. In fondo che cosa ci costa? Che cosa ci abbiamo guadagnato a mettere al tuo posto Babbo Natale, a sostituire le pecore con le renne, a chiamare festa d'inverno la tua venuta in mezzo a noi? Il bilancio è fallimentare. Siamo poveri e disperati. Ritorna Gesù Bambino. Senza di te siamo perduti. Vieni con il tuo sorriso a ridarci la speranza. Porta la tua famiglia in mezzo a noi, perché ci siamo dimenticati che cosa sia una famiglia. Porta la tua pace nei nostri cuori senza pace. Ti prego, lasciati convincere. Al suono delle campane correremo alla Messa di mezzanotte, perché tu nasca nel nostro cuore. E' un motivo in più perché tu resti fra noi, in questa Italia che con te è una Regina, senza di te una bandiera sgualcita. Claudio Visintin


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