Segnalazioni

"La stanza del figlio " ... raccontando il dolore , pensieri , parole da dei genitori ....

Hanno scritto libri, hanno girato film , : - La stanza del figlio - di Nanni Moretti ha vinto nel 2001 pure la Palma d'oro al Festival di Cannes ecc . ecc. La morte di nostro figlio, è la tragedia più grande che ci ha colpito, l'evento luttuoso per eccellenza dal quale noi genitori non ci si riprende così presto essendo trovatici da soli di colpo . Se l'elaborazione del lutto è fisiologica per la perdita dei genitori anziani, lo è tanto più tristemente difficile quando chi come noi genitori siamo stati costretti fronteggiare la perdita con il proprio figlio . Un'esperienza talmente devastante che toglie il senso della vita e quei sentimenti di affetto e di amore che dopo questa esperienza vengono come è successo a noi ibernati ma nello stesso tempo nel nostro percorso esistenziale che è la cosa più toccante: abbiamo bisogno di sentire che Maurizio vive magari ricordandolo …… il nostro amatissimo figlio rifugiandoci nella solidarietà . E poi , c'è una grandissima rabbia nei confronti del fato , della sorte e della vita stessa . Certo nostra figlia che oggi ha 38 anni, e che ci ha dato molte soddisfazioni, e sposandosi regalandoci tre nipotini , vivendoci accanto ha dovuto accettare il nostro lungo inverno dei sentimenti oggetto di una punizione difficile da poter essere accettata. Da quel giorno la nostra vita di genitori non è più stata la stessa. Noi non siamo più stata noi. Poi, lentamente, si tornata a vivere, anche se la nostra, più che una vita, è una sopravvivenza, ma il pensiero va al caro figlio Maurizio che abbiamo perduto, ogni giorno. È la prima cosa a cui pensiamo la mattina quando ci si sveglia e l'ultima che attraversa la nostra mente e il nostro cuore, quando si và a letto la sera. Poi ci sono quei momenti, quando andiamo a trovarlo al cimitero , che troviamo un minimo di sollievo. Ci sentiamo più vicini a lui. Ma una cosa è certa: non ci si riprende mai. Il nostri dolore di genitori, così unico e profondo, lo conosco e lo posso capire soltanto chi è passato da questa tragica esperienza !. Si sopravvive, ma non ci si rassegna mai. Quando Maurizio se n'è andato, 15 anni fa, in un incidente stradale,causato da quel automobilista che guidava ubriaco ad appena 25 anni, il mondo ci è crollato addosso, e tutt'ora quel peso grava sulle nostre spalle, come il primo giorno. C'è una frase che ci siamo detti noi suoi genitori, il giorno in cui è salito in cielo : in casa nostra si è spenta la luce ! . Ed è così che è, oggi, la nostra vita. Una vita senza luce. Certo, ci sono stati anche momenti di gioia. Ma quelli che avremmo dovuto condividere con lui come momenti di pura felicità non sono stati tali fino in fondo. C'è sempre qualcosa che manca, per noi. I momenti più dolorosi sono le festività, le ricorrenze, le date che un tempo erano da festeggiare. Quando la sofferenza si fa insopportabile, ci aggrappiamo con tutti noi stessi ai ricordi e parliamo con Maurizio. Parliamo con lui, anche ad alta voce , abbiamo tappezzato la casa di sue immagini . Gli raccontiamo di quando era piccolo, gli chiediamo consigli se c'è un problema. Lui era un ragazzo molto disponibile con i genitori,ed aveva piena confidenza con la mamma . Siamo sicuri che, in ogni situazione, avrebbe cercato di aiutarci. Lo sappiamo che è assurdo, che è solo un'illusione, ma lo sentiamo vicino, accanto a noi ogni giorno. E' questo amore che ci lega a lui a darci la forza di vivere ogni giorno. E, al tempo stesso, è proprio questo amore a spezzarci il cuore nel contempo lottiamo fino alla fine dei nostri giorni con tutte le nostre misere forze che è ora di dire basta. Basta per quelle innumerevoli mamme, papà, sorelle, fratelli,mogli, mariti, parenti tutti che non vedono più tornare a casa i propri amati congiunti, causa persone non corrette e menefreghisti vari. Automobili impazzite che vengono fuori come da un antro infernale, come se un enorme stivale avesse calpestato un formicaio fatto di morte, lamiere contorte, dolore, terrore che si schianta su delle intere famiglie che magari andavano chi in ferie, chi tutti uniti a fare una gita e che avevano altri progetti nel trascorrere la loro giornata basta! E'ora di finirla affinché nessuno debba piangere un proprio caro che magari esce da casa salutando e guidando la propria macchina e torni a casa in una bara da morto causa persone che in modo incosciente si mettono alla guida in stato di ebbrezza . Concludiamo dicendo ma se qualcosa da qualche parte non cambierà, la prevenzione e la sicurezza in questo nostro amato Paese, resteranno solo un lontano ricordo .

I genitori di Maurizio Visintin .


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