Segnalazioni

I complimenti di Mika a Trieste, sprone alla città

In una recente intervista condivisa da molti utenti sui principali social network, il famoso cantante Mika, a Trieste lo scorso week-end, ha avuto modo sia di complimentarsi per la particolarità della città giuliana, sia di stupirsi del fatto che i triestini non si rendano conto della bellezza della territorio in cui vivono: ambedue i pensieri dovrebbero essere decisivi per sottolineare, specie agli scettici, che in città abbondano le potenzialità turistiche che la città possiede, comprese le numerose frecce al suo arco che essa può giocarsi in questo settore.

Trieste, con tutta la sua storia e le sue bellezze, non ha nulla da invidiare alle altre grandi città d'arte, anzi questo suo velo di mistero e di particolarità tutta in salsa giuliana, può potenzialmente essere un fattore positivo e trainante per attirare in città un numero sempre più cospicuo di turisti, provenienti sia da terra che dal mare (vedi crociere).

Le parole del cantante assumono ancora più significato, in quanto lui può esser considerato da tutti al di sopra delle parti rispetto alla lotta ed alle divisioni politiche in città: un commento quindi da un personaggio esterno, scevro da pregiudizi strumentali, che dà la sua visione ed il suo commento a Trieste, dove peraltro è giunto per la prima volta, rimarcando la sorpresa nel scoprire la città, nelle sue peculiarità e della sua architettura (che a ragion veduta paragona a Vienna).

La strada della rivitalizzazione delle bellezze e delle peculiarità della città sembrerebbe intrapresa, basti pensare alla recente inaugurazione del tram e l'imminente ripresa del servizio ed al progressivo ritorno agli antichi fasti asburgici del Parco di Miramare (anche se ciò non sarà una cosa imminente, ma i primi risultati sembrano arrivare).

Facciamo tesoro delle parole del giurato di X-Factor, non facciamole diventare parole al vento: il capoluogo giuliano è uno scrigno colmo di gioielli.

Prima ce ne renderemo conto, prima arriveranno risultati tangibili per la città.

Luca Marsi

Sociologo