Segnalazioni

Grave crisi dei gestori carburanti a Trieste

Il fenomeno delle vendite di benzina transfrontaliera è conseguente al differenziale sui prezzi della benzina , gasolio sussistente tra i due Paesi, derivante dalla diversa imposizione fiscale sulla benzina in Italia e in Slovenia. A seguito allo smantellamento delle barriere fisiche di confine, ciò crea grave danno alla categoria dei benzinai e, conseguentemente, a quella dei gestori benzinai operanti nel territorio regionale, mettendo a rischio persino la sopravvivenza di tali attività.
Tale situazione determina un notevole decremento delle entrate sotto l'aspetto erariale e quindi si riducono anche gli introiti per il bilancio regionale, cui si aggiunge il mancato introito sulle accise dei carburanti . In particolare per i benzinai, dopo un 2013 già da record negativo, il primo semestre del nuovo anno sta mostrando un'ulteriore intensificazione del trend al ribasso degli introiti a causa della concorrenza transfrontaliera; non a caso, nell'arco degli ultimi mesi, a Trieste e nel resto della provincia non sono mancati i benzinai che, esasperati dalla situazione, si sono rassegnati ad alzare bandiera bianca chiudendo l'attività. Con quello situato sulla Grande viabilità triestina, poco dopo la Ferriera in direzione Muggia, siamo a quota quattro. Tanti sono sul territorio comunale gli impianti di vendita di carburante gestiti sotto il marchio Eni (ex Agip) che hanno chiuso negli ultimi tempi. Il presidente dell'Associazione commercianti al dettaglio della Confcommercio triestina, è sconsolato: se non c'è utile osserva inutile insistere. Meglio chiudere . L'impianto di Cattinara, situato peraltro in una posizione favorevole, nei pressi dell'ospedale e di un grande e nuovo centro commerciale, dotato di autolavaggio e di un grande piazzale, è desolatamente abbandonato da tempo. Oramai sono le erbacce ad avere il sopravvento lungo i marciapiedi della stazione di servizio. L'esodo transfrontaliero dei consumatori italiani che si recano a fare il pieno oltre confine, dove il gasolio e la benzina costano meno, si è fatto ancora più intenso complice la crisi economica che induce chi fa uso del automobile a guardare con attenzione ancora maggiore al risparmio; un trend che determina un doppio danno, guadagni minimi per i gestori delle pompe dei carburanti locali, mancato introito per lo Stato che non incassa le accise, e i cui nove decimi rimangono in regione.. Da ciò ben si comprende il danno subito dalla Regione.
Va ancora evidenziato che la presidente Serracchiani era favorevole in campagna elettorale ad affrontare e dibattere apertamente di questi temi in termini compiuti e propositivi.
Ecco la ragione per cui chiedo quali azioni la Giunta intenda intraprendere e adottare, anche presso il Governo nazionale e in ambito comunitario, per individuare le possibili azioni e soluzioni atte a perseguire il duplice obiettivo di garantire l'attività degli occupati nel settore della gestione degli impianti erogatori di carburante , assieme a un più sostanzioso gettito erariale derivante dalle accise sulla benzina , gasolio corrispondenti al reale consumo di tali prodotti in FVG .

Claudio Visintin


Allegati