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#escile, il lato “hot” del web: più fatti e meno parole

#escile” è il tormentone del momento sul web. Saggi, articoli e ovviamente richieste di adolescenti e adulti più o meno “allupati” in cerca di nuove frontiere di eccitazione.

L’hashtag in voga ora non è nient’altro che la richiesta a donne (preferibilmente vip) di pubblicare una propria foto o semplicemente ad “esibirsi” in topless, mostrando al mondo intero (pardon, al web) il proprio seno. Una mania virale che sta contagiando tutto il mondo, tutte le generazioni e tutti i media (vedi un servizio ah hoc dedicato recentemente dalle “Iene”).

C’è da stupirsi? Direi assolutamente no. Questo tipo di iniziative sono cicliche sul web (peraltro sempre riscuotendo grande successo, segno che l’hot e il porno in generale attirano sempre, crisi o no, vedi i casi degli hashtag tematici passati “#underboobs” e “#aftersex”).

Ciò che semmai potrebbe preoccupare è il fatto che probabilmente si parla tanto di sesso (forse troppo, e la maggior parte delle volte a sproposito) e lo si fa troppo poco, e tendenzialmente male: gran parte degli uomini poi, a parole, si atteggiano a “Rocco” di turno.

Sarebbe auspicabile per tutta la società, coppie in primis, più pratica a letto (o dove lo si ritiene più consono) e “meno ciacole”, considerando che un cattivo sesso è una delle primissime cause di separazione e divorzi.

Luca Marsi

Sociologo


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