Segnalazioni

I commilitoni delle Cravatte Rosse del “1° San Giusto” dopo 40 anni ricordano insieme la naja

Sabato15 ottobre a Trieste, provenienti da diverse località del Veneto e del Friuli si sono ritrovati dopo circa 40 anni 27 fanti delle gloriose "Cravatte Rosse", ex commilitoni, alcuni sottufficiali ed il colonnello Giuseppe Nunziata presidente dell'Associazione Nazionale della Cravatte Rosse del 1° Btg./Rgt "San Giusto", reparto più antico della fanteria italiana con sede a Trieste e soppresso nel 2008, per ricordare i tempi della naja.
Molti la ritenevano un servizio inutile, altri invece, anche oggi, la rimpiangono. Sicuramente, come ricordava lo scrittore veneto Ferdinando Camon, «il servizio militare univa i coetanei di tutta Italia e insegnava il senso dello Stato». La soppressione della naja risale a circa dieci anni fa, ma in chi l'ha vissuta direttamente ha lasciato un segno profondo ed un forte legame fra chi ha condiviso ogni momento della ferma di leva per tanti mesi, che è rimasto immutato nel tempo. «Abbiamo trascorso ogni giorno assieme - ricorda uno dei fanti - condividendo il duro periodo del Car, l'addestramento sotto il sole, la pioggia e la neve, il campo, le esercitazioni. Eravamo come una grande famiglia ed è stata un'emozione unica ritrovarci ancora dopo circa 40 anni». Molti si sono presentati all'appuntamento alla ex Caserma Vittorio Emanuele III, a Trieste, dove avevano prestato servizio, ora destinata alla vendita, per rivedere il luogo dove hanno conosciuto nuovi amici e trascorso un anno della propria spensierata giovinezza. Poi, la cena conviviale e qualche bicchiere di vino per rivivere in allegria,i tanti ricordi dei tempi passati in divisa al servizio del Paese.


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