Segnalazioni

Allungamento canale Ponterosso, città più vivibile: bene per il turismo

Ho appreso dalle pagine del nostro giornale che il Comune nelle persone del Sindaco Cosolini e dell’assessore Dapretto stanno pensando d’inserire nella fase che riguarda la ristrutturazione del Borgo Teresiano anche quella della possibile eliminazione di quella parte che venne, verso i primi anni  30 interrata, e che  ora  versa in condizioni alquanto precarie,restituendola  alla città com’era una volta con il canale che si estendeva fino alle porte della chiesa di S.Antonio Nuovo.

Che sotto vi si trovi o meno un sommergibile tedesco penso che eliminare quella che impropriamente viene definita “Fontana” no può che far piacere a molti,(sottoscrittto compreso) come il mettere definitivamente fine a quello sconnesso e pericoloso lastricato che le fa da contorno.(come più volte  da me denunciato in passato nelle Vs. pagine)

Un plauso se tutto questo verrà fatto, (quando ci vuole ci vuole) così da poter rivedere una parte turisticamente importante della città sicuramente molto più decorosa e attraente di comè adesso.

Concludo con l’invitare il Signor Sindaco e la giunta ancora in essere ad attivarsi anche per tutte quelle piazze che gridano vendetta per lo stato di degrado e abbandono in cui si trovano tutt’ora e mi sto riferendo a Piazza della Legna, (ora Goldoni) a Piazza della Posta, (ora Piazza Vittorio Veneto) e non per ultima ma forse la più in vista per il turista che viene a visitare la nostra città, la Piazza della Stazione.(ora Piazza della Libertà)

Trieste dopo tanti anni di cieca e superficiale valutazione nell’ambito turistico da parte di tutte le sue amministrazioni, stà per merito del passa parola e per l’inizio di una serie di  programmati lavori, ritornando la splendida città che è sempre stata,e sebbene sia stata considerata da questi in passato come un brutto anatroccolo, sta trasformandosi lentamente in un bellissimo cigno che in questo momento incomincia a volare in alto facendosi ammirare da tutti, con la speranza che nessuno più la voglia burocraticamente abbattere.

Fabricci Paolo