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Allarme : NEANCHE IL SOSPETTO DI UN TUMORE FERMA PANNELLA: “SOSPENDO LO SCIOPERO DELLA FAME, MA SOLO PER DUE GIORNI” - I MEDICI HANNO EFFETTUATO UNA BIOPSIA AI POLMONI, I RISULTATI TRA 9-10 GIORNI

Il vecchio leader radicale è arrivato a pesare 75 chili dopo un lungo sciopero della fame . Sono stati i suoi dottori a imporgli l'interruzione dello sciopero...

Pannella interrompe lo sciopero della fame: "Per i medici ho un tumore"

Il leader dei Radicali ha sospeso il digiuno che portava avanti per il diritto di cura nelle carceri. La grande paura dopo il ricovero di sabato: "L'ipotesi è che si tratti di un fatto tumorale " Questa volta ha deciso di ascoltare il consiglio dei medici. Di interrompere, solo per un attimo, la sua battaglia. Il leader dei Radicali, Marco Pannella, ha annunciato di avere sospeso " per 24-36 ore" lo sciopero della fame e della sete iniziato insieme a duecento cittadini italiani per i diritti di cura nelle carceri. Sabato mattina Pannella, ottantaquattro anni, era stato sottoposto "ad una serie di accertamenti, tra i quali un esame bioptico, per definire la natura di un processo espansivo polmonare" alla clinica romana Pio XI. E i risultati, purtroppo, non sono incoraggianti. "Già da ieri sera per fiducia nel collegio dei collegi ho accettato di sospendere lo sciopero della fame e della sete - ha spiegato il leader dei Radicali in un video messaggio -. So per esperienza che basta un giorno, un giorno e mezzo di interruzione perché il corpo reagisca". La paura, però, non passa. Pannella ha spiegato di aver accettato il consiglio dei medici, che gli avevano ordinato di interrompere il digiuno, e si è soffermato proprio sulla biopsia. "L'ipotesi è che si tratti di un fatto tumorale - ha ammesso - Tutti sanno che c'è una gamma articolata e diversa di fenomeni, si tratta - ha concluso - di capire quale". Il Partito Radicale e il suo leader Marco Pannella erano, spiegava il poeta Pasolini , i reali vincitori del referendum sul divorzio del 12 maggio e proprio questo non gli veniva perdonato da nessuno. Ma, «anziché essere ricevuti e complimentati dal primo cittadino della Repubblica, in omaggio alla volontà del popolo italiano, volontà da essi prevista, Pannella e i suoi compagni - scriveva Pasolini - vengono ricusati come intoccabili. Invece che apparire come protagonisti sullo schermo della televisione, non gli si concede nemmeno un miserabile quarto d'ora di tribuna libera». Antifascismo pretestuoso e fuori tempo massimo, da un lato, e censura della presenza radicale, dall'altro. Una domanda è inevitabile: quanto c'è, quarant'anni dopo, di continuità con quella logica del potere?


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