Arrivano le prime critiche all'operato del Comune in seguito all'intervento del gruppo "Volontari per una Trieste pulita".

Circa 25 cittadini si sono dati appuntamento in Scala Stendhal per ripulire e riordinare la zona. Già la scorsa settimana si erano raccolti per eliminare la spazzatura mentre ieri, domenica 22 febbraio, i membri del gruppo hanno apportato migliorie di giardinaggio.

Il gruppo, come suo solito, invia delle comunicazioni al Comune, anticipando le proprie opere di miglioria e, questa volta, ha comunicato anche all'Acegas il proprio piano in modo tale da ottenere un minimo supporto, perlomeno attraverso qualche mezzo per rimuovere i numerosi sacchi di sterpaglie. Fa scalpore il fatto che, anziché operatori Acegas, si sia presentata la Polizia Locale che ha identificato i partecipanti.

Il Comune rende noto che si tratta di una precauzione in seguito all'intervento sul roseto di San Giusto eseguito da un gruppo mascherato.

Dura la critica di Roberto Dubs «Chiedo al Sindaco ed all'assessore Martini come mai, una volta appurato tramite controllo documenti, che i ragazzi che sotto la pioggia pulivano la città non erano un gruppo eversivo o una cellula del terrorismo islamico, non si è pensato di inviare un furgoncino di Acegas per almeno ritirare i sacchi di rifiuti e ramaglie che i volontari avevano raccolto. Forse il buon senso non fa parte delle caratteristiche di questa Giunta comunale che si dimostra palesemente inadeguata nell'amministrare la nostra città».

Non ci sta nemmeno Sandra Savino, deputata Forza Italia nata a Trieste che, attraverso un tweet, afferma "Le politiche della sicurezza del comune di Trieste: prendere i documenti ai volontari che puliscono le strade..."