Politica

«Rapine, risse, pestaggi, spaccio di stupefacenti», il Sap chiede di passare «dalle parole ai fatti»

Il sindacato autonomo di Polizia con il suo segretario provinciale Lorenzo Tamaro: «Servono finanziamenti importanti per assumere personale nuovo e giovane, per fornirlo di mezzi e dotazioni adeguate, istruirlo ed addestrarlo in modo da renderlo moderno e al passo con i tempi»

«Rapine, risse, pestaggi, spaccio di stupefacenti, questi alcuni dei fatti di cronaca degli ultimi giorni nel capoluogo giuliano. Ma anche la strage di Istanbul e lo scoppio a Firenze di un ordigno che ha così gravemente e irrimediabilmente ferito il collega artificiere, al quale va tutto il sostegno del Sap di Trieste, impongono necessariamente una particolare attenzione sulla questione sicurezza in Italia e a Trieste». Lorenzo Tamaro, segretario provinciale del Sindacato autonomo di Polizia ribadisce che «la posizione del Sap a riguardo è ormai nota. La novità di questi giorni è costituita dalle dichiarazioni di alcuni soggetti politici, in particolare la segretaria regionale del Pd Antonella Grim e la presidente della Regione Ffvg Debora Serracchiani, in controtendenza con le posizioni da loro espresse in passato ed oggi così vicine a quelle linee che da tempo il Sap esprime sulla “sicurezza”».

«È giunto il momento che queste figure di rilievo politico a livello locale e nazionale siano portavoce influenti all’interno del Governo sostenuto dal loro partito, affinché si “faccia sicurezza” per davvero e non solamente si “parli di sicurezza” - continua Tamaro -. Servono finanziamenti importanti, da sostenere magari fuori dalla legge di stabilità, per assumere personale nuovo e giovane, per fornirlo di mezzi e dotazioni adeguate, istruirlo e addestrarlo in modo da renderlo moderno e al passo con i tempi. Servono inoltre “regole” chiare e applicabili affinché che anche, ad esempio, i “rimpatri” tanto enunciati in questi giorni possano essere veramente possibili».

«“Per esserci sempre” - conclude il segretario provincale - serve avere gli strumenti per farlo, il Sap è da tempo e continuerà a essere in campo, a disposizione di tutti, per cambiare un sistema sicurezza che oggi non soddisfa la richiesta del cittadino e le professionalità, peraltro dimostrate, degli operatori di polizia bistrattati anche sul piano stipendiale».


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