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Rosolen (un'Altra ts): "Intitolare via al 12 giugno 1945"

Proposta ieri in 1 commissione, che, tra le sue deleghe ha anche gli affari istituzionali, lo stato civile e l'anagrafe, l'intitolazione di una via al 12 giugno 1945. Ecco il testo della mozione presentata dalla Consigliera Alessia Rosolen di...

Proposta ieri in 1 commissione, che, tra le sue deleghe ha anche gli affari istituzionali, lo stato civile e l'anagrafe, l'intitolazione di una via al 12 giugno 1945.

Ecco il testo della mozione presentata dalla Consigliera Alessia Rosolen di Un'altra Trieste:

"Premesso che il 12 giugno 1945 Trieste venne liberata dall'occupazione jugoslava, che tenne la città sotto assedio per 40 giorni;
Essendo note le sofferenze che la popolazione civile ebbe a subire nei 42 giorni di occupazione che si protrassero dal 30 aprile 1945 al 12 giugno dello stesso anno;
Riconosciuto il valore che questa data ha assunto nel tempo, quale giornata simbolo della liberazione della città;Ritenuto che il sacrificio patito da centinaia di triestini che vennero arrestati, torturati ed uccisi dalla forze di occupazione titine, rimane impresso nella storia cittadina e nazionale come una delle pagine più dolorose e drammatiche;

Auspicando la prosecuzione di un percorso di riconciliazione della memoria cittadina, che ha conosciuto in questi ultimi anni atti ed iniziative da parte delle istituzioni pubbliche e culturali, volte al riconoscimento dei tragici avvenimenti che hanno coinvolto il confine orientale sul finire del secondo conflitto mondiale e il conferimento del dovuto tributo al sacrificio della città.

Recependo in tal senso le richieste di cui si sono fatte promotrici le associazioni che rappresentano il mondo delgi esuli istriani, fiumani e dalmati, tendenti alla realizzazione di un riconoscimento istituzionale della data del 12 giugno 1945.

Impegna il sindaco

ad adottare tutti gli ati necessari alla intitolazione di una strada cittadina al 12 giugno 1945 - data della liberazione di Trieste dall'accupazione titina;

a far precedere tale iniziativa con l'organizzazione di incontri e manifestazioni che illustrino il significato dell'iniziativa istituzionale".

Presente ieri anche l'assessore Edera, con delega all'argomento trattato, che ha accolto l'idea, ma bisognerà vagliare la realizzazione dopo la chiusura del censimento, perciò dopo il 31 maggio 2012.

Vari gli interventi tra i quali anche il consigliere Fabio Petrossi (pd) che si è detto contrario alla mozione perchè ricordare quella data vuol dire anche ricordare l'ingresso degli alleati a Trieste che a suo avviso non si sono comportati nei 3150 giorni di occupazione come liberatori.

"Non bisogna in questo senso dimenticare i morti del 3-6 novembre 1953, e le persone innocenti uccise" - ha detto Petrossi.

"E allora - ha continuato Petrossi - per analogia di comportamenti vessatori tenuti nei confronti della nostra città e della nostra popolazione da parte degli uni e degli altri, anche se con i dovuti distinguo tra i due, forse che dovremmo intitolare contemporaneamente la strada ad entrambe le date di liberazione, per noi triestini, a quella cioè del 12 giugno 1945 così come a quella del 26 ottobre 1954, data della "fuga" degli alleati da Trieste? "

Entrambe le date, infatti, rappresentano per la nostra città un momento di liberazione da truppe che si proponevano come liberatrici, ma che in realtà si sono comportate da oppressori !"

"Ma il senso della mia richiesta sta ne fatto che sono passati 66 e 54 anni e oggi viviamo in piena armonia e fratellanza con questi popoi, con i quali condividiamo rispettivamente con alcuni di essi il fatto di essere in Europa e con gli altri il fato di essere alleati strategici nel mondo.

Per questo motivo ritengo inopportuno risvegliare tristi ricordi ce sono stati gravemente disgreganti in questa città e che, se è vero che non devono essere dimenticati, devono tuttavia restare nei nostri pensieri e nei nostri cuori e, il meno possibile, apparire nelle manifestazioni esteriori,...se vogliamo costruire e non a disgregare ancora." - ha conluso Petrossi.

La consiglera Rosolen riprendendo la parola ha detto che è impossibile fare un'analogia tra i morti del periodo "titino" e quelli del perido del Gma, e che mantiene la sua mozione per la quale richiede la prosecuzione dell'iter, in rispetto anche dei tempi del censimento.