Politica

Roberti (Lega): «Ogni clandestino costa alla comunità 35 euro al giorno»

Lo afferma il segretario cittadino della Lega Nord Pierpaolo Roberti: «Non vorremmo che “modello Trieste” propugnato dalla maggioranza, con clandestini smistati in normali appartamenti a stretto contatto con la nostra gente, diventasse anticamera di qualche tragedia»

Dura presa di posizione del candidato sindaco Pierpaolo Roberti a poche ore dall’arresto del giovane richiedente asilo kosovaro, fermato ieri pomeriggio per furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di un coltello a serramanico.

«Ogni clandestino – esordisce - costa alla comunità 35 euro al giorno: una spesa già di suo eccessiva, che potrebbe piuttosto essere effettuata in favore dei triestini costretti a sfamarsi alle mense dei poveri, ma che diventa del tutto fuori luogo alla luce degli episodi di criminalità che vedono per protagonisti gli stessi immigrati».

«Spiace poi - continua Roberti - che il sindaco uscente e i suoi assessori preferiscano occuparsi degli ultimi arrivati anziché fornire risposte ai molti residenti che sono rimasti senza lavoro o con una pensione da fame».

«Prendo atto - conclude la nota - con rammarico che la priorità dell’amministrazione sia quella di foraggiare, anche indirettamente, le strutture amiche quali l’Ics, ma trovo oltremodo scorretto che ciò avvenga non solo con i fondi pubblici ma addirittura a discapito della sicurezza dell’intera comunità. Mi chiedo peraltro se e quali controlli vengano effettuati sugli “ospiti” dal Comune e, a fronte dei soldi corrisposti, dallo stesso Consorzio: non vorremmo che il “modello Trieste” propugnato dalla maggioranza, con i clandestini smistati in normali appartamenti e dunque a stretto contatto con la nostra gente, diventasse invece l’anticamera di qualche tragedia».

«L’episodio verificatosi ieri non è infatti altro che l’ennesimo che ha per protagonisti gli immigrati: ritengo pertanto necessario –conclude Roberti- interrompere sin da subito l’afflusso di clandestini sul territorio e verificare con urgenza, pena l’immediata espulsione, se quelli presenti abbiano effettivamente i requisiti per beneficiare dello status di rifugiati politici».


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