Politica

"Inqualificabile cabaret sulle donne, Dipiazza non sa di cosa parla e non è la prima volta"

Francesco Russo interviene nella bufera in cui è finito il primo cittadino di Trieste dopo i commenti sulle molestie subite da numerose donne in occasione durante l'adunata degli Alpini, a Rimini. "Chiedo scusa io a nome di tutti i triestini, lui non lo farà"

"Visto che Roberto Dipiazza non lo farà, lo faccio io". Il consigliere di Punto Franco Francesco Russo chiede "scusa a nome di tutti i i triestini" dopo le affermazioni del sindaco di Trieste che nella giornata di ieri, dopo essere state riprese da tutti i giornali nazionali, hanno letteralmente fatto il giro del web. La bufera è di quelle violente perché, il primo cittadino giuliano si è lasciato andare ad alcune frasi - andate in onda durante la celebre trasmissione Ring, su Telequattro - anche contro chi aveva preso posizione e denunciato le molestie subite da numerose donne in occasione del raduno nazionale degli Alpini, a Rimini. 

Dipiazza "prova a fare cabaret anche sulla pelle delle donne, sono affermazioni incredibili" così Russo. "Scusatelo, non sa di cosa parla e, purtroppo, non è la prima volta che accade. Essere toccata e palpeggiata da uno sconosciuto non è un apprezzamento o qualcosa per cui una donna dovrebbe sentirsi lusingata.  E tantomeno un Sindaco può apostrofare come “gentaglia” l’associazione che lavora quotidianamente per proteggere le vittime di violenza sessuale. Sono parole inqualificabili. Sono convinto che quanto avvenuto non deve passare sotto silenzio. E lo dico con la stessa nettezza con cui sottolineo che, allo stesso modo, sbaglia chi getta fango indistintamente sul corpo degli Alpini e invoca la sospensione delle adunate"

Secondo il consigliere comunale va allontanto e perseguito "chi ha commesso dei reati. Ma, allo stesso modo è fondamentale proteggere con grande cura il patrimonio, la storia e la tradizione del corpo degli Alpini: sono una parte importante della memoria storica di questo Paese". 


Si parla di