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Consulta Femminile di Trieste: " Discriminazioni anche nelle Commissioni Pari Opportunita'"

Riceviamo da Ester Pacor presidente della Consulta Femminile di Trieste e pubblichiamo:La Consulta Femminile di Trieste formata da 15 Associazioni di donne e operante dal 1988, ha votato all' unanimità questo documento che invierà ai Presidenti...

Riceviamo da Ester Pacor presidente della Consulta Femminile di Trieste e pubblichiamo:

La Consulta Femminile di Trieste formata da 15 Associazioni di donne e operante dal 1988, ha votato all' unanimità questo documento che invierà ai Presidenti del Consiglio comunale e a quello provinciale e ai Segretari Generali degli Enti.

Anche questa volta la composizione delle Commissioni Pari Opportunità votate dai Consigli non applica il principio definito negli Statuti dei due Enti locali.
"La Commissione dev' essere composta da donne appartenenti ad Associazioni di donne di riconosciuta rappresentatività". Nell' avviare i procedimenti per la loro costituzioni i due Enti locali non hanno nemmeno recapitato alle Associazioni la richiesta di candidature limitandosi ad un annuncio sul giornale locale.

Già all' avvio della prima commissione (agli inizi degli anni '90 ai tempi del Sindaco Riccardo Illy) l' iter era stato lo stesso e la Consulta ricorse al Difensore Civico che ci dette ragione ma, naturalmente, il Consiglio comunale allora non ne cambiò la composizione.

Ora, passati vent' anni, siamo ancora lì e non c' è neanche più la figura del Difensore Civico al Comune.

Già durante l' iter di formazione delle Commissioni ci siamo rivolte ai due Presidenti dei Consigli (garanti della liceità delle delibere) ma senza risposta.

La composizione delle due commissioni è avvenuta con voto unanime dei Consigli, sono quindi tutte le forze politiche responsabili di quegli atti approvati contro gli Statuti -le Carte costituenti degli Enti- che regolano l' operato istituzionale.

Delle 15 elette nella CPO del Comune di Trieste solo 2 (una del Movimento Donne Trieste e una del Forum delle Donne di Trieste) rappresentano Associazioni ed in quella provinciale su 13 componenti sono una dell' Unione Donne in Italia - "il caffè delle donne", una della Casa Internazionale delle Donne e una dell' Associazione Interculturale Donne Assieme di Muggia).

La Consulta Femminile di Trieste è profondamente indignata per questo stato di cose e si rivolge ai Segretari Generali dei due Enti, al Sindaco ed alla Presidente della Provincia e alla Commissione Trasparenza del Comune per far correggere questi Atti lesivi di prassi democratiche e del riconoscimento del valore delle donne e delle loro Associazioni.

Siamo convinte che ne perda la democrazia e che la non presenza in questi organismi di chi, ogni giorno, volontariamente, è con le donne a cercare di cambiare la loro vita insieme a quella della città, allontani ancora di più le cittadine dalle Istituzioni che hanno, tra l' altro, al loro interno un numero assolutamente ininfluente di elette.

Trieste, 2 aprile 2012 Dott. Ester Pacor

(presidente della Consulta Femminile di Trieste)
CONSULTA FEMMINILE DI TRIESTE
ADEI - ADOSITALIA - ANDE - AIDDA - AMMI - CIF - CONVEGNI MARIA CRISTINA - DONNE AFRICA - FIDAPA Tergeste - FIDAPA Trieste - FUTURO DONNA - MDT - Rete DPI "Nodo di Trieste" - SOROPTIMIST - UDI "il caffè delle donne"


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