Salute: Regione impegnata per scongiurare sciopero 13/5 a Pn
Pordenone, 26 apr - La Regione muoverà i suoi passi per
ricomporre le attuali posizioni divergenti tra le parti, al fine
di scongiurare lo sciopero già proclamato a Pordenone nella
giornata del 13 maggio. In questo momento è infatti necessario
non sprecare nella direzione sbagliata le energie rimaste nel
difficile compito di governare la pandemia ancora non conclusa.
È questa la posizione assunta dal vicegovernatore con delega alla
Salute nel corso dell'incontro odierno con le rappresentanze
sindacali svoltosi a Pordenone. Scopo del vertice è stato quello
di ascoltare le posizioni dei rappresentanti dei lavoratori in
merito ad alcune partite aperte sulle quali si è cercato, nei
giorni scorsi, un tentativo di conciliazione che però non è
andato a buon fine. Da qui la volontà della Regione di
comprendere personalmente le motivazioni che indurrebbero i
sindacati verso lo sciopero, nel tentativo di ricomporre la
frattura che si è venuta a creare con l'azienda sanitaria.
L'incontro - come ricordato dall'esponente dell'Esecutivo - è
stato positivo e ha permesso di instaurare un clima di dialogo
apprezzato dalle parti sedute al tavolo. La discesa in campo
della Regione su un tema che dovrà essere comunque siglato dal
direttore generale dell'Asfo è legata al fatto che l'accordo
"madre" a cui si fa riferimento è un atto deliberato negli anni
passati dall'Esecutivo e firmato dall'assessore alla Salute e sul
quale ora c'è una negoziazione tra azienda e sindacato.
Proprio a seguito della spaccatura registratasi nei giorni
scorsi, durante il vertice sono state raccolte le opinioni dei
rappresentanti dei lavoratori; per rimuovere uno sciopero
proclamato - è stato evidenziato - vanno create le giuste
condizioni perché ciò accada e l'incontro di oggi è servito
proprio per raccogliere quelle informazioni con cui cercare di
superare gli ostacoli presenti sul campo.
La Regione, riconoscendo infine l'importanza delle rivendicazioni
espresse al tavolo, ha poi evidenziato come le difficoltà del
sistema siano strutturali e riguardino scelte non fatte dallo
Stato molti anni addietro, provocando così delle conseguenze che
si pagano ora nell'intero Paese e quindi anche a Pordenone. Le
energie pertanto dovranno essere spese anche per trattare
argomenti di più ampia portata che riguardano la riforma del
sistema della salute non a livello territoriale o regionale ma su
scala nazionale. Tema questo sul quale anche il Friuli Venezia
Giulia sta dando il proprio contributo nell'ambito del confronto
che la Conferenza delle Regioni sta portato avanti nel dialogo
con il Governo.
ARC/AL/ma