Gemellaggi: Europa ha bisogno di giovani per rifondare proprio futuro
San Pietro al Natisone, 9 mag - L'Europa non ha bisogno solo
dell'opinione dei giovani ma ancor più del loro contributo
fattivo per rifondare il futuro dell'Unione. Anche per questo la
Regione continuerà a sostenere le scuole affinché escano dai
confini regionali e possano proseguire nella costruzione di
progettualità comuni.
Questo il messaggio che l'assessore regionale all'Istruzione,
formazione e ricerca ha portato oggi a San Pietro al Natisone
dove si è tenuta la cerimonia conclusiva del gemellaggio tra la
cittadina friulana e il Comune di Sambreville (Belgio) alla
presenza di un centinaio di studenti delle scuole secondarie di
secondo grado tra cui gli studenti del Convitto internazionale
Paolo Diacono e dell'Ateneo Royal de Tamines.
Gli studenti sono stati i protagonisti della mattinata: alle loro
voci, in francese e in italiano, è stato affidato il racconto di
questa lunga esperienza partita da un'iniziativa
dell'Amministrazione comunale di San Pietro al Natisone, in
collaborazione con l'Istituto di sociologia internazionale di
Gorizia (Isg) e l'associazione italiana per il consiglio dei
Comuni e delle Regioni d'Europa (Aiccre), che ha ottenuto
l'accesso al bando europeo di scambio formativo "Europa per i
cittadini".
L'assessore ha evidenziato come 70 anni fa l'Europa sia nata
concentrandosi sul ruolo del carbone e dell'acciaio, mentre oggi
si potrebbe porre l'attenzione sull'idrogeno e sulle energie
rinnovabili per costruire i pilastri di autonomia e coesione su
cui rifondare il futuro dell'Unione. L'attuale situazione di
crisi mette in evidenza ciò che i padri fondatori avevano già
previsto, ovvero la necessità che l'Europa venga costruita,
ricostruita e ripensata di giorno in giorno. Per farlo i giovani
devono esserne protagonisti rendendosi aperti e disponibili allo
scambio e alla conoscenza reciproca. Se dopo la seconda guerra
mondiale fu l'emigrazione a generare le prime integrazioni tra
Paesi europei, oggi è la "generazione Erasmus" a poter cambiare
l'Europa costruendo relazioni, culture, luoghi nuovi.
Il progetto dal titolo significativo "From crisis to catharsis"
(dalla crisi alla catarsi) ha coinvolto più di 200 partecipanti
tra studenti, docenti, autorità, operatori culturali, esponenti
del mondo accademico e della ricerca. Sono stati svolti cinque
webinar con esperti in varie materie, due giornate di workshop,
per giungere poi alla stesura congiunta di un manifesto per il
futuro dell'Europa.
Il documento plurilingue è stato letto dai ragazzi e sottoscritto
oggi dai primi cittadini di San Pietro al Natisone e di
Sambreville. L'arrivo della delegazione belga ha sancito anche la
ripresa dei viaggi di scambio tra comunità regionali europee dopo
lo stop imposto dalla pandemia.
Il manifesto, ispirato al libro bianco sul futuro dell'Europa, si
sofferma su cinque tematiche principali: la lotta al cambiamento
climatico e ai danni ambientali; la salute e l'assistenza
sanitaria per proteggere il benessere fisico e mentale degli
europei; l'educazione, la cultura e la gioventù con la ripresa
dei programmi Erasmus+; la difesa dello stato di diritto e la
protezione dei diritti umani; la fiducia nelle istituzioni per
contribuire alla democrazia.
ARC/SSA/ma