Foibe: Fedriga, dalla tragedia lezione che sia monito per il domani
Il governatore alla proiezione alla Camera dei deputati del
docu-film 'Ricordare, portare al cuore'
Roma, 8 feb - L'estremismo ideologico sempre foriero di
tragedie, come quella delle foibe e dell'esodo degli italiani
dall'Istria e dalla Dalmazia nel secondo dopoguerra ad opera del
regime comunista jugoslavo di Tito; le lezioni della storia che
l'uomo non sempre riesce a imparare, come dimostra quanto sta
accadendo da quasi un anno in Ucraina; infine, l'esperienza del
Friuli Venezia Giulia, una regione nella quale, dopo una
sanguinosa stagione di conflitti, si è riusciti a creare un
modello di convivenza e di collaborazioni transfrontaliere
all'insegna della pace e dell'amicizia tra i popoli".
Questi i concetti espressi oggi a Roma dal governatore
Massimiliano Fedriga nell'Aula dei Gruppi parlamentari della
Camera dei deputati, davanti a una platea composta da studenti
provenienti da tutta Italia, in occasione dell'evento, moderato
dal giornalista Fausto Biloslavo, dedicato alla proiezione del
docu-film prodotto dal Teatro Stabile Rossetti di Trieste
'Ricordare, portare al cuore', ispirato ai tragici eventi che
hanno colpito gli italiani dell'Istria e della Dalmazia alla fine
della Seconda guerra mondiale.
Come ha sottolineato il governatore, dopo aver ringraziato il
presidente della Camera Lorenzo Fontana per aver organizzato
l'evento nei prestigiosi spazi del Parlamento, quella dell'esodo
e delle foibe è una pagina di storia rimasta nell'oblio per
decenni inferendo un'ulteriore ingiustizia alle vittime e a tutti
quegli italiani che furono costretti a lasciare la loro terra per
poter vivere in libertà.
"Ricordare - ha detto Fedriga - è innanzitutto dare giustizia
agli esuli e alle vittime delle Foibe, ma è anche importante per
ripartire superando gli odi e le diffidenze. Da qui è nata la
volontà, fin da prima dell'implosione della Jugoslavia, di
instaurare come Regione dei rapporti istituzionali con la
Slovenia e la Croazia. Partendo da quelle scelte fatte alcuni
decenni fa siamo arrivati oggi all'appuntamento di Nova Gorica
Gorizia Capitale europea della Cultura 2025: l'ultimo tassello di
un percorso di autentica convivenza, che ha avuto il suo più alto
momento simbolico nella stretta di mano davanti alla Foiba di
Basovizza tra il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e
Borut Pahor, all'epoca Presidente della Slovenia".
"È stata la casa comune europea a cui apparteniamo che, facendo
cadere i confini, ha fortificato un processo di pacificazione che
oggi può dirsi compiuto. Per questo motivo - ha concluso il
governatore - il valore del ricordo assume un significato ancora
più forte: perché senza memoria rischiamo di perdere quegli
anticorpi che ci difendono dagli errori del passato".
ARC/GG/ma