Bilaterale Fvg - Slovenia: rapporti solidi, bene il Comitato Congiunto
Trieste, 19 gen - Intensi, proficui e solidi: così sono stati
definiti i rapporti tra il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia
nell'incontro bilaterale riservato che la presidente della
Regione e il vicepremier e ministro degli Esteri sloveno Kark
Erjavec hanno avuto a Trieste nel Palazzo della Regione prima
della sessione plenaria del Comitato Congiunto Fvg-Slovenia.
Da entrambe le parti è stata evidenziata la felice intuizione di
avviare il Comitato Congiunto come format ideale per la
collaborazione tra la Regione e la vicina Repubblica.
Molti i temi toccati nei colloqui che hanno preceduto la sessione
plenaria e i sei tavoli di lavoro tematici in cui sono impegnate
le rispettive delegazioni. La presidente del Friuli Venezia
Giulia ha evidenziato tre punti principali: l'obiettivo di
realizzare un collegamento ferroviario tra Trieste e Lubiana,
supportato dal Governo italiano; la ferma contrarietà della
Regione al progetto del rigassificatore di Zaule; la necessità di
rafforzare la collaborazione sul piano della ricerca scientifica
in vista dell'appuntamento del 2020 con Trieste Esof.
Il ministro Erjavec ha condiviso l'opportunità di un collegamento
ferroviario tra la Slovenia e il Friuli Venezia Giulia e anche
sul progetto del terminal di rigassificazione si è detto
pienamente d'accordo con la posizione espressa dalla presidente
della Regione, in considerazione soprattutto della necessità di
preservare il delicato ecosistema altodriatico. Il ministro degli
Esteri ha dimostrato apprezzamento per la costituzione a Trieste
dell'Ufficio per la lingua slovena e ha convenuto con la
presidente del Friuli Venezia Giulia sulla bontà di perseguire la
candidatura del Collio/Brda a patrimonio mondiale dell'Unesco.
Da parte slovena è stato anche assicurato l'interessamento a
risolvere i problemi comportati dallo svasamento del bacino che
forma il lago di Santa Lucia d'Isonzo, evidenziati dalla
presidente della Regione. Da parte del ministro Erjavec è stata
rilevata, infine, l'importanza della rassicurazione ricevuta dal
Governo italiano lo scorso novembre sulla restituzione alla
minoranza slovena del Narodni Dom di Trieste.
ARC/PPH/ppd