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Trieste, la musica delle sue minoranze e del Danubio

Per Trieste, nel suo periodo di crescita da piccolo borgo a principale porto del’Austria, e da 3.000 a 200.000 abitanti, iniziata sotto Carlo VI e poi sotto Maria Teresa d’Austria, l’insediamento di minoranze provenienti da tutta Europa (non solo dall’impero asburgico), favorita dall’esistenza del porto franco e da particolari patenti locali, più liberali che nel resto dell’impero, fu essenziale per il suo sviluppo. Come si vede nei quadri di Cesare dell’Acqua (nell’aula del Consiglio del Comune) vi si insediarono minoranze slovene, greche, albanesi, tedesche, serbe, ebraiche: ognuno di questi gruppi portava dalle terre di origine le sue tradizioni culturali, letterarie e musicali, i suoi costumi religiosi (e a Trieste vi sono edifici di culto delle principali religioni).
La musica popolare, dalla capitale austriaca e lungo tutto il Danubio e l’area balcanica, era composta soprattutto per occasioni (feste, occasioni religiose, balli), e sviluppoò molte contaminazioni fra quelle tipiche dei gruppi etnici, sia a causa dei numerosi contatti fra le culture (spesso facilitati dai barcacaioli che percorrevano il Danubio e l’Adriatico, attraversando molte terre diverse): questo spiega la similitudine (spesso anche gli strumenti musicali erano simili) fra musica balcanica, klezmer (ebraica), bulgara, serba e bosniaca, albanese, greca e turca.
Altre minoranze, come la slovena e la tedesca, svilupparono un gusto musicale più legato alla tradizione di musica melodica, con polke, mazurke, valzer, spesso ripresi da operette.
La coesistenza di minoranze diverse fece la fortuna di Trieste, permettendo di sviluppare traffici commerciali proficui con le terre di origine, in un periodo nel quale i contatti diretti e le garanzie finanziarie non erano certamente quelli di oggi: anche con il tramite della minoranza ebraica, che era presente in tutto il territorio e facilitava i contatti, come osservato proprio da Maria Teresa nella patente di liberalità che apriva i ghetti.

Nella terza serata di venerdì 18 agosto, a S. Giusto, piazzale Milizie, la banda Arcobaleno eseguirà pezzi zigani (Ciganska Svatba), serbi (Nikonesna – Mesecina), Klezmer. Seguirà il gruppo Maxmaber Orchestra con pezzi di un po’ tutte le minoranze.


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