"Ci vediamo poco fa", musica, poesia, ironia e tradizione napoletana
Peppe Barra è in scena alla Sala Bartoli dal 6 all’8 febbraio con il concerto-recital "Ci vediamo poco fa", in cartellone al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia per altripercorsi. Lo spettacolo sostituisce nelle medesime date Peggy Guggenheim - donna allo specchio che è stato sospeso dalla produzione.
È una delle grandi personalità della musica e del teatro musicale napoletano, Peppe Barra, fondatore – assieme a Roberto De Simone – della Nuova Compagnia di Canto Popolare e fra i protagonisti dell’indimenticabile successo de "La gatta Cenerentola" e poi - con la propria compagnia – di una miriade di altri spettacoli tutti applauditissimi.
"Ci vediamo poco fa" è un vero e proprio regalo, un’occasione perfetta per conoscere le doti e il talento di questo straordinario artista. Questo concerto/recital che da due anni percorre l’Italia con esiti entusiasmanti, racchiude il fulcro delle qualità di Barra, che si esibisce accompagnato da Patrizio Trampetti: le sue doti di animale di palcoscenico e maestro della comunicazione vi raggiungono la più completa ed ineguagliabile forza di attrazione. Barra ha trasformato la dirompente tradizione napoletana in una forma assolutamente personale, sconosciuta, anche sofferta: un mondo artistico fatto di follia, poesia, malinconia, ironia graffiante, estro e divertimento, popolato dalle canzoni degli autori che più ha amato.
Da Giorgio Gaber a Bruno Lauzi, da Raffaele Viviani a Bertolt Brecht e Kurt Weill. Un repertorio che si intreccia con quello comico e grottesco dei monologhi e delle parodie fino all’esplosione della febbre primitiva e dionisiaca di un finale dove la sua voce irrompe prepotente dai meandri di una napoletanità ancestrale. Segue il suo affascinante percorso in grado di accordare sulla medesima tastiera vocale, ritmo e giocosità e come sempre contamina felicemente suoni e stili con l’energia travolgente che lo caratterizza, affidandosi alla raffinata scrittura musicale e poetica di vari autori e alla sapienza dei musicisti con cui collabora.