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Salute mentale: oltre 500 persone al convegno per i 40 anni della legge 180 (PROGRAMMA)

Nell’anno del quarantennale della legge 180, è stato chiesto da più parti (inclusi governi di paesi europei e non) che proprio in questa Regione, per la rilevanza storica ed attuale delle sue esperienze, si organizzi un evento sul tema delle riforme, dei cambiamenti legislativi e delle politiche di salute mentale, nell’ambito delle attività internazionali del Centro Collaboratore e in raccordo con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di Ginevra e Copenhagen. Tale evento, di rilievo internazionale, oltreché nazionale, verte sul portato etico, scientifico e complessivamente trasformativo della Legge di Riforma italiana, e su analoghi processi riformatori, nonché sulla comparazione di legislazioni volte all’abolizione o al contenimento delle coercizione nei trattamenti.

Si partirà dalla memoria e dalla storia, con una “conversazione” sulle radici e le testimonianze del movimento che in Italia ha portato alla grande riforma psichiatrica, che si interroga su quali contenuti oggi è possibile rilanciare di quella stagione così importante. Importante sarà l’adesione e la partecipazione, in particolare delle persone con esperienza e dei loro familiari, che dovranno intervenire in tutte la fasi dell’incontro.

La collaborazione del Ministero della Salute, che sarà rappresentato dalla dr. Di Fiandra, garantisce l’attenzione del governo italiano.

E’ prevista una rappresentanza internazionale in particolare dai paesi che stanno intraprendendo o riprendendo percorsi di riforma. Il convegno è stato realizzato in collaborazione con le principali organizzazioni nazionali ed internazionali che si occupano di salute mentale di comunità.

Le più importanti reti internazionali, da International Mental Health Collaborating Network (IMHCN) a Mental Health Europe a Gamian ad European Community Mental health Service (EUCOMS), esporranno le loro iniziative a sostegno di questi percorsi nei paesi europei e non, mentre l’OMS riferirà del programma World Health Organization (WHO) QualityRights che ha terminato l’assessment in 25 paesi europei e delineerà la sua strategia a seguito del recente report sullo stato dei servizi e dei diritti.

Sarà presentato lo stato di tali riforme in vari paesi, in particolare del Sud e dell’Est dell’Europa, anche in vista di ESOF 2020 – Trieste Città Europea della Scienza - con in testa la Repubblica Ceca, che ha adottato il modello triestino dei Centri di Salute Mentale (CSM) (il dr Mezzina, direttore del Dipartimento di Salute Mentale triestino, è stato nominato dal Ministro della Salute Repubblica Ceca a membro internazionale del Board per la riforma). La rete dei paesi dell’America Latina, con Brasile e Argentina in testa, si interrogherà sull’attuazione delle leggi riformatrici e sulla chiusura definitiva dei manicomi e sulle criticità applicative.

Interverranno rappresentanti al massimo livello di vari paesi, come il Viceministro della Sanità Palestinese dr Ramlawi (interessato dalla cooperazione italiana) e la responsabile dell’organo argentino di verifica e controllo della legge Maria Graciela Iglesias.

Le principali esperienze dei servizi italiani saranno qui rappresentate, mentre grande attenzione sarà dedicata alle innovazioni, dall’approccio del Dialogo Aperto con la presenza del suo leader, il finlandese Seikkula, alle varie forme di cogestione e coproduzione dei servizi con l’utenza, valorizzando il sapere esperienziale e il sostegno tra pari; dal CSM 24 ore come architrave del modello triestino e friulano, all’approccio di genere anche in un’ottica transfrontaliera.  

Incontri significativi riguarderanno la rete della cooperazione sociale e la rete delle associazioni, soggetti essenziali al completamento del processo di riforme, come pure l’attuazione di un nuovo Welfare di comunità che aiuti i percorsi di cura e reinserimento delle persone con disturbo mentale, il loro diritto al lavoro, alla casa, all’inclusione sociale.

Dal convegno saranno lanciate varie iniziative significative: dalla Conferenza dei Servizi, richiesta al Ministero della Salute promossa dall’unione delle associazioni di familiari e utenti dell’Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale (UNASAM), alla rete ROMPIAMO IL SILENZIO della Puglia che rivendica attenzione ai servizi e alle politiche di salute mentale; dalla campagne per i diritti e contro la contenzione “E tu… slegalo subito!” fino alla dichiarazione per “Zero COERCION”, l’abolizione generale delle forme di trattamento coattivo che rifiuta l’addendum al Protocollo di Oviedo; dal Coordinamento della REMS per una corretta applicazione della riforma del rapporto tra psichiatria e giustizia, evitando la creazione di nuovi contenitori come gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), fino al tema delle nuove forme di esclusione - senzatetto e migranti.

In ultimo, sarà lanciato un comitato promotore del Premio Nobel per la Pace all’esperienza di Franco Basaglia.

I numeri: sono previste oltre 500 persone. Tra le realtà rappresentate, oltre ai servizi e al privato sociale del Friuli Venezia Giulia, vi sono Aosta, Barletta, Belluno, Bolzano, Brescia, Caserta, Catania, Chieti, Cosenza, Firenze, Foggia, Genova, Grosseto, L'Aquila, Mantova, Milano, Monza, Napoli, Parma, Perugia, Pistoia, Potenza, Ravenna, Roma, Salerno, Savona, Sud Sardegna, Taranto, Teramo, Torino, Trento, Treviso, Venezia, Viterbo.

Dall’estero 30 paesi: Argentina, Australia, Croazia, Danimarca, Filippine, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Irlanda, Israele, Kenya, Liberia, Macedonia, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica di Korea, Repubblica Ceca, Repubblica di Moldavia, Romania, Serbia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria.

Per tutta la durata del convegno sono previste una mostra fotografica e un archivio interattivo “Oltre il Giardino, dal manicomio alla salute dei territori”. Tutte le informazioni aggiornate sono pubblicate su https://www.triestementalhealth.org/


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