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Marine Strategy e rifiuti in mare: come tutelare la biodiversità marina

Il Circolo Verdeazzurro di Legambiente Trieste invita a un incontro sul tema “Marine Strategy e rifiuti in mare: come tutelare la biodiversità marina”, martedi 29 novembre alle ore 18 all'Antico Caffè San Marco di via Battisti 18, a Trieste. L’ambiente marino costituisce un patrimonio prezioso che deve essere protetto e salvaguardato per mantenere la biodiversità di mari ed oceani. Tuttavia, le pressioni sulle risorse marine naturali e la domanda di servizi ecosistemici marini (tra cui la pesca) sono spesso troppo elevate. Per questo l'Unione Europea nel 2008 ha emanato la Direttiva quadro 2008/56/CE sulla strategia per l'ambiente marino.

La Direttiva, basata su un approccio integrato, pone come obiettivo agli Stati membri di raggiungere entro il 2020 il buono stato ambientale per le proprie acque marine. Ogni Stato deve quindi, mettere in atto una strategia che consta di una fase di preparazione e di un programma di misure. La strategia definisce 11 descrittori (riguardanti i vari aspetti ambientali) sulla base dei quali vengono effettuate le valutazioni e definiti gli obiettivi da raggiungere. Con la sua relazione sulle “Strategie europee a sostegno della biodiversità marina" la dott.ssa Marina Cabrini, prima ricercatrice dell'INOGS, ci offrirà un quadro della situazione e metterà in evidenza gli obiettivi e le politiche attivate dalla Strategia Marina.

Il tema specifico dei rifiuti marini – uno dei temi affrontati dalla Strategia - verrà approfondito dalla relazione della dott.ssa Federica Nasi, dottoranda di ricerca all'INOGS. In questo campo ricordiamo che Legambiente ha partecipato alla campagna internazionale “Beach Litter” per monitorare i rifiuti sulle spiagge, e che i risultati del censimento 2016 hanno confermato che il 97% dei rifiuti monitorati è formato da plastica. In particolare, il Circolo Legambiente di Trieste ha censito e ripulito la spiaggia di Canovella de' Zoppoli, dove abbiamo raccolto decine di sacchi di rifiuti di plastica, tra i quali prevalgono i frammenti delle cosiddette “calze” o “reste”, cioè le reticelle per l'allevamento dei mitili (“pedoci”).


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