Eventi

In scena al Rossetti «Amore»: «Alla fine di tutto, il senso della vita si può trovare solo nell’amore»

Occuparsi d’amore oggi – in un tempo in cui sembrano imperare l’odio, il contrasto, la menzogna – pare quasi retorico. Lo fanno, invece, in modo molto anticonvenzionale – com’è nella loro cifra stilistica – e con grande convinzione, Spiro Scimone e Francesco Sframeli, due artisti italiani fra i più amati e riconosciuti a livello internazionale. E lo dichiarano fin dal titolo del loro ultimo spettacolo – “Amore” – che sarà in scena alla Sala Bartoli del Politeama Rossetti da martedì 28 febbraio a domenica 5 marzo per la stagione altripercorsi del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

Dello spettacolo, Spiro Scimone e Francesco Sframeli, sono rispettivamente autore e regista, nonché protagonisti, assieme a Gianluca Casale e Giulia Weber: la loro riflessione sul sentimento appare immediatamente coinvolgente e assieme particolare, come rivela l’ambientazione della pièce.

I protagonisti, infatti, si trovano in un cimitero: due tombe di marmo – emblematicamente pronte a diventare letti matrimoniali – e lunghe file di cipressi. Spiro Scimone e Giulia Weber sono una coppia molto anziana che in quel luogo ripete la sua rodata quotidianità. Sull’altra tomba giungeranno invece – anch’essi in modo spiritosamente emblematico – un pompiere ed il suo capitano, che per tutta la vita sono stati a loro volta legati in una relazione sentimentale, sicuramente più sofferta e nascosta… «Queste due coppie sono vicine alla morte – spiega l’autore – ma con leggerezza infantile parlano di quello che hanno provato da giovani e di ciò che forse non è ancora perduto. Alla fine di tutto, il senso della vita si può trovare solo nell’amore». Attraverso una scrittura piacevolissima, visionaria e stralunata, una prosa giocosa e spesso ilare – ma capace anche di essere graffiante – l’autore restituisce dialoghi quotidiani e surreali, espressi in ritmi serrati «che intercettano relazioni, attenzioni e richieste fisiche – dicono Scimone e Sframeli nelle note allo spettacolo – che celano necessità sul limite tra la verità e la tragedia del quotidiano. L'Amore è una condizione estrema e, forse, eterna».

L’“amore” del titolo è innanzitutto il Vecchietto della prima coppia: così lo chiama, continuamente, e un po’ ossessivamente, la sua compagna, mentre gli riporta alla memoria ricordi che lei possiede e in lui sono ormai sfocati, mentre gli ricorda affettuosamente i gesti che scandiscono la sua giornata, e per richiamare un’intimità appassionata in passato, e ora molto diversa, ma ancora presente. Ma è “amore” anche quello dei due pompieri: un amore rubato, nascosto, fatto di un’irresistibile e proibita attrazione, soddisfatta soltanto da fugaci e clandestini incontri, vissuti dietro un’autobotte. Ritrovare queste emozioni, queste sensazioni appassionate, queste delicate intimità anche nell’estremo soffio di vita di ognuno – come accade nella pièce – regala al pubblico grande struggimento, parecchi momenti divertenti, e sicuramente un filo di speranza.

Premiati, amatissimi sui palcoscenici europei, un po’ più complicati da incontrare nei grandi circuiti del nostro Paese, Scimone e Sframeli hanno conquistato pubblico e stampa con tutti i loro lavori e puntualmente anche con “Amore”.

Lo spettacolo è prodotto da Compagnia Scimone Sframeli in collaborazione con Théâtre Garonne Toulouse. “Amore” va in scena alla Sala Bartoli martedì 28 febbraio e venerdì 3 marzo alle 19.30, mercoledì, giovedì e sabato alle 21 e chiude le repliche domenica 5 marzo alle ore 17.

Per i posti ancora disponibili ci si può rivolgere presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, i consueti circuiti o accedere attraverso il sito www.ilrossetti.it alla vendita on line. Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.


Si parla di