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Giornata Mondiale della Pace: da Piazza Oberdan a Piazza unità, l'iniziativa per la pace nel mondo

Il 1° gennaio è la Giornata Mondiale della Pace che Papa Paolo VI istituì 50 anni fa. In molte città d'Italia avranno luogo numerose iniziative per chiedere la Pace nel mondo. Anche quest'anno a Trieste la Marcia cittadina promossa dal Comitato Pace Convivenza e Solidarietà Danilo Dolci assieme ad altre associazioni partirà da piazza Oberdan alle ore 15:30.

Il percorso della marcia quest'anno si snoderà attraverso i luoghi più significativi della storia di sofferenza della Seconda Guerra Mondiale del centro città con una riflessione sul collegamento tra le guerre di ieri nella nostra città e quelle di oggi nel mondo, in primis quella tragica che sta coinvolgendo Siria e Medio Oriente da 5 anni. La pace, la guerra e gli intrighi internazionali stanno dietro alle verità mancate anche sulla morte di Giulio Regeni. Alla testa del corteo verrà trasportato lo striscione “Verità per Giulio Regeni” trilingue: italiano inglese e sloveno. Inoltre, sulla facciata della sede del Comitato Pace Convivenza e Solidarietà in via Valdirivo 30 dove passerà il corteo sarà esposto alle finestre lo striscione bilingue in italiano e sloveno.

Di seguito i dettagli e le motivazioni di alcune tappe del percorso:

PIAZZA OBERDAN n° 4 Subito dopo l’8 settembre 1943 i nazisti arrivarono in questa piazza e insediarono in questo palazzo il luogo di inenarrabili torture. Da qui molti venivano destinati alla morte in Risiera o inviati nei campi di sterminio. Pochi vi fecero ritorno.
VIA VALDIRIVO 30 Qui risiedeva una famiglia ebrea, la cui ultima superstite, nel 1944, venne prelevata dai nazisti per essere deportata in un campo di sterminio dove morì. Nello stesso appartamento, al secondo piano, hanno sede dagli anni ’70, il Comitato Pace Convivenza e Solidarietà “Danilo Dolci” e il Centro Multiculturale italo-sloveno, le cui attività improntate alla cultura della Pace e convivenza tra italiani, sloveni e persone di altre nazionalità sono state più volte oggetto di pericolosi attentati incendiari di ispirazione fascista, noti per la loro gravità alla stampa e alle forze dell’ordine che arrestarono uno dei colpevoli.
via Filzi 14 - NARODNI DOM - CASA DI CULTURA DEGLI SLOVENI Questo palazzo fu incendiato per odio etnico dai fascisti il 13 luglio 1920. Venne impedito ai pompieri di spegnere l’incendio. Per fortuna gli ospiti della struttura si salvarono, eccetto uno che morì nel tentativo di salvarsi gettandosi dalla finestra.
Via Ghega – CONSERVATORIO MUSICALE TARTINI Qui per crudele rappresaglia nazista il 23 aprile 1944 furono impiccati 51 innocenti ed esposti alla vista della popolazione per più giorni. Il fatto incrementò ancor più l'avversione allo straniero invasore e al collaborazionismo servile e complice degli apparati del fascismo di Trieste.
via Flavio Gioia - STAZIONE FERROVIARIA Da qui partirono i convogli dei treni bestiame trasportanti persone con i vagoni piombati verso i campi di sterminio nazisti. Dopo inenarrabili sofferenze pochi superstiti testimonieranno al mondo gli orrori visti e subiti.
Piazza Unità - TARGA delle LEGGI RAZZIALI Qui il 18 settembre del 1938 venne commessa e gridata al mondo la grande vergogna delle leggi razziali anti-ebraiche degli Italiani contro Italiani solo per la colpa di essere ebrei. Altre leggi e decreti permisero prima e dopo di questa data infami persecuzioni in particolare nei confronti alle genti slave e alla popolazioni ritenute inferiori. Verrà letto un passaggio della lettera rivolta a Papa Francesco con l'invito a visitare la nostra città, multietnica e multireligiosa, in cui si auspica il proseguo del dialogo interreligioso richiamato nei recenti incontri di tante religioni avvenuti ad Assisi.

Tra le associazioni che hanno dato adesione all'iniziativa vi sono l'ANPI – VZPI, l’ICS, le organizzazioni sindacali CGIL, CCdL UIL e le organizzazioni regionali degli sloveni SKGZ ed SSO. Tra gli ospiti dell'evento che parleranno ci sarà il presidente dell'Unione degli Italiani in Slovenia e Croazia Maurizio Tremul.


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