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"IO NO", Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne il 25 novembre

“IO NO” – Quarta edizione - giornata contro la violenza

Venerdì 25 novembre, dalle 10.30 alle 13, si svolgerà la quarta edizione dell'evento "IO NO" dedicato alla giornata contro la violenza sulle donne e alla violenza in genere.
L’appuntamento è fissato la mattina in Piazza Goldoni per cucire assieme tutte le nuove tele che comporranno un manifesto che misurerà oltre i centocinquanta metri. La manifestazione attraverserà Via Carducci, Piazza Oberdan, Via Roma, Piazza della Borsa per arrivare in Piazza Unità dove verrà osservato un minuto di silenzio per chi ha subito o sta subendo violenza. 
 
La volontà di costruire nelle Microaree di Trieste un manufatto grafico che rompa gli schemi dell’invisibilità nasce quattro anni fa. A realizzarlo sono soprattutto coloro che nella propria vita hanno conosciuto il dolore e la discriminazione. 

I progetto è stato promosso per mezzo di incontri nelle scuole, realizzato con il supporto e testimonianze della Polizia di Stato, dal Goap (centro anti violenza) e da innumerevoli testimonianze da parte di utenti seguiti e tutelati nella microarea di San Giovanni. In questi incontri sono stati trattati anche altri temi di importanza sociale come il bullismo tra i giovani, la violenza e il razzismo.
Assieme ai servizi dell’allora ASS1 Triestina, dal 2013 si è iniziato a costruire un enorme manifesto che a oggi misura 150 metri di lunghezza. Ogni 25 novembre viene esposto e fatto sfilare per le strade della città di Trieste.

Vi hanno partecipato la Microarea di San Giovanni, la Microarea di Melara, il distretto 4, il distretto 3, il Distretto 1, la Microarea di Valmaura, la Microarea di v. Grego, il Sert (progetto giovani), il DSM con il gruppo delle donne del CSM di via Gambini, il CSM di Barcola, Il centro diurno di Aurisina, la cooperativa Basaglia, l’ICS, l’Admi (associazione donne musulmane), gli abitanti del Silos (anno 2015), alcuni utenti dell’oncologia e dei reparti ospedalieri di Cattinara, l’Associazione Centro Italiano Femminile (CIF), cooperativa La Quercia, i Vigili Urbani, la Polizia di Stato, alcuni artisti indipendenti di Melart e MonacoR., i volontari del servizio Nazionale e servizio Solidale, alcune classi  degli istituti scolastici (Nordio, Sandrinelli, Carducci e Petrarca) sostenuti dai dirigenti e dagli insegnanti.

Le tele vengono realizzate in modo libero e espressivo di come viene vista e percepita la violenza sulle donne per essere assemblato il giorno del 25 Novembre nelle strade della città. Le tele sono cucite a mano l’une alle altre con dei nastri rossi a simboleggiare il sangue e l’amore. L’unione delle esperienze e dei passaggi di vita creano un mosaico variegato ma bellissimo.
Il lungo manifesto quel giorno viene fatto sfilare in tutta la città, sostenuto dai tanti giovani e dalla popolazione che aderisce strada facendo alla manifestazione e dai servizi sanitari e pubblici.
Lo scandire dei passi al ritmo dei Jambè africani degli immigrati in temporanea attesa di un permesso di soggiorno (ICS) e dallo slogan ad alta voce “IO NO” (contro ogni tipo di violenza e sopruso) per giungere in fine assieme in Piazza dell’unità d’Italia per riservare due minuti in silenzio, a ricordare le donne vittime di violenza e per auspicare un mondo di pace.                                                                                                                                                                                       


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