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"Luci & suoni" alla Casa della Musica con Lorenzo Fragiacomo

Photo Ivan Doglia

Domenica 16 dicembre all'auditorium della Casa della Musica, alle ore 18.30 Lorenzo Fragiaco porta in scena "Luci & suoni". Uno spettacolo originale realizzato con un mix di musica, animazioni e foto. Un viaggio visivo e uditivo nella musica di Fragiacomo che, in questa occasione, presenterà il suo ultimo album "Trieste, ghe canto sora". L'abbiamo intervistato per voi. 

Cos'è "Luci e Suoni"? È un concerto?

No, non è strettamente un concerto come siamo abituati a immaginarlo. Certo, c'è la musica, certo, canto le mie canzoni. Ma uso come base musicale una sorta di " film videoclip" che aiuta lo spettatore a fruire dello spettacolo in maniera più coinvolgente. Ho usato le immagini, i video, le foto, le animazioni, tutto quello che potevo immaginare e creare per sottolineare e aumentare l'atmosfera dei brani. Certo nei mega show è una cosa che si fa da anni ma, anche con pochi mezzi, si può ottenere molto. Basta darci dentro di fantasia.

Che repertorio ci proponi?

Il mio ultimo album "Trieste, ghe canto sora". Una raccolta di canzoni in dialetto, scritte per raccontare la mia città. L'obiettivo del disco e dello show è quello di giocare con la tecnologia per raccontare belle storie triestine in maniera innovativa, per cercare di fare tradizione con un linguaggio più moderno.

Luci e Suoni. Ha un riferimento questo titolo?

Sì, è una citazione dello show che si teneva anni fa nel Parco del Castello di Miramare. Un giorno ci andai, spinto dalla curiosità: notavo sempre i cartelloni pubblicitari. Fu una vera sorpresa. Con dei semplici fari colorati e delle voci narranti, si creava un mondo molto suggestivo; ovviamente la scenografia del castello, faceva la sua parte. Io castelli non ne ho ma cerco di creare una cosa simile.

Com'è andato il tuo disco di canzoni triestine? Ha avuto riscontro?

Per certi versi, ha avuto più riscontro in Italia che in città. Molti contatti e molti ascolti da Milano a Brindisi, lungo la penisola. Riceve recensioni su riviste nazionali, mi è stato richiesto dalla radiotelevisone svizzera, per renderlo dispinibile nei loro archivi e, fatto sorprendente, nessuno parla di "canzoni dialettali" sembra come se il triestino si comporti da "lingua". Tutto ciò, è molto bello.

Ingresso ad offerta libera.


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