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Teatro, concerti e conferenze: torna il "Bloomsday", la festa per Joyce nell'anno di Zeno

Foto: Aiello

TRIESTE - Arriva la quattordicesima edizione del festival joyciano a Trieste “Bloomsday 2023 – Una festa per Joyce”, dal 16 al 18 giugno, nel centenario de La coscienza di Zeno. Il legame tra la città di Trieste e l'opera di James Joyce verrà ancora una volta ribadito per il tramite del rapporto più significativo che Joyce instaurò nel porto adriatico, quello con un altro grande romanziere, Italo Svevo che, proprio un anno dopo la pubblicazione dell'Ulisse, diede alla stampa il suo romanzo più famoso.

Dopo l'edizione del centenario del 2022 in cui, lo scorso anno, l’intera città è stata coinvolta nella maratona letteraria che ha messo in scena tutti i 18 capitoli del romanzo, l'evento torna alla formula classica, quella che prevede di approfondire con il teatro, le conferenze, le mostre d'arte e i concerti, un singolo episodio del romanzo, il quindicesimo, intitolato Circe – Il bordello. Si tratta del capitolo più lungo di tutto Ulisse, ricchissimo, visionario, a volte crudo e a volte sognante, una specie di grande, ebbro riassunto della celebre giornata che ci introduce all'ultima sezione del romanzo, quella dedicata al ritorno a casa di Leopold Bloom e del suo giovane protetto Stephen Dedalus.

Con queste coordinate, i promotori del festival - l'Assessorato alle politiche dell'educazione e della famiglia del Comune di Trieste, per il tramite del Museo Joyce Museum e l'Università degli Studi di Trieste, attraverso il Dipartimento di Studi Umanistici, grazie al consolidato sostegno del comparto della promozione turistica regionale e del Convention and Visitors Bureau e al supporto di nuovi partner come “Turismo Irlandese” - lanciano la nuova “festa per Joyce” Bloomsday 2023. Presenti alla conferenza stamp al'assessore all'educazione Nicole Matteoni e il rettore dell'Università di Trieste Roberto Di Lenarda.

Il programma

Ospiti d'onore saranno Alessandro Bergonzoni, Enrico Terrinoni e Fabio Pedone che animeranno, domenica 18 giugno alle ore 18 presso l'Aula Magna dell'Università, una conferenza-spettacolo dedicata alla magia – bianca e nera – del Labirincubo delle parole joyciane. E protagonista del festival sarà anche la messa in scena di Fluidofiume, «Non si sa mai di chi si masticano i pensieri», storica azione poetica e musicale di Enrico Frattaroli, basata sulla concertazione degli stream of consciousness joyciani, oggetto fin dal 1990 di numerose e prestigiose messe in scena internazionali (Roma, Parigi, Dublino ecc.) e finalmente approdato a Trieste.

Ma il programma del Bloomsday è, come sempre, ampio, variegato e diffuso (nel senso che i diversi eventi trovano posto in spazi sempre diversi, anticonvenzionali come il libro che li ispira). Ciascuna giornata – come illustrato dal responsabile del Museo Joyce, Riccardo Cepach - sarà aperta dalla colazione “immersiva” che, dopo il successo della scorsa edizione, grazie alla collaborazione con “Turismo Irlandese” ripropone - alle ore 9 presso la sede dello Yacht Club Adriaco - il connubio fra la gastronomia (dove non può mancare il tradizionale rognone, il piatto preferito di Leopold Bloom) e la messa in scena dell'episodio Calipso – La colazione, appunto, da parte della compagnia de L'Armonia, storica partner del festival, che porterà in scena anche una delle diverse interpretazioni di Circe (costo 8 euro e accesso su prenotazione chiamando lo fino a esaurimento posti). Così come farà la drammatizzazione a cura di Laura Pelaschiar e Paolo Quazzolo dell'Università degli Studi di Trieste, in collaborazione con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale che ricostruirà – come ricordato dagli stessi Pelaschiar e Quazzolo - il “bordello” dublinese presso la suggestiva location della Torre del Lloyd.

Ancora Circe sarà al centro della conferenza inaugurale della serie Ulisse in mezz'ora che in quest'occasione sarà affidata a Laura Pelaschiar ed Enrico Terrinoni (Università per Stranieri di Perugia). Sarà invece una Circe 2.0 invischiata nel Pluriverso quella che ci sarà raccontata da Matteo Verdiani e dal gruppo degli Stolen Wordz, grazie alla collaborazione con il servizio “Androna Giovani” di ASUGI, ALT – Associazione di cittadini e familiari di Trieste per la prevenzione e il contrasto alle dipendenze e di TriesteEstate. Il bordello di Bella Cohen, novella Circe joyciana, sarà anche al centro della mostra di Davide Lippolis Belle dame sans serif che s’inagura il 16 giugno in Sala Veruda di palazzo Costanzi e rimarrà aperta tutti i giorni fino al 9 luglio.

Spazio ai bambini, infine, con i laboratori a cura di Annalisa Metus in cui Circe, grazie alla magia dei pop-up, ci insegnerà a trasformare gli uomini in animali. Non mancheranno i tradizionali tour guidati a piedi, dal classico dedicato ai luoghi joyciani, a quello che mette in parallelo le città joyciane di Trieste e Dublino, ancora a cura di “Turismo Irlandese” in collaborazione con Boscolo Viaggi dal titolo Trieste chiama Dublino. Itinerario a piedi (con partenza da piazza Ponterosso, vicino alla statua di James Joyce e partecipazione gratuita su prenotazione fino a esaurimento posti su: https://triestechiamadublino.eventbrite.ie) a quello che ripercorre i luoghi di Svevo e dei suoi romanzi guidato dal curatore del Museo Sveviano Riccardo Cepach che sarà nuovamente impegnato a raccontare il romanziere triestino e il suo rapporto con il collega irlandese in un peculiare incontro con Enrico Terrinoni, autore fra l'altro di un libro sul rapporto fra i due scrittori di prossima uscita, che si svolgerà presso la sede della bocciofila di San Giovanni, seguendo la suggestione di una fotografia del Museo Sveviano in cui i due sembrano impegnati in una partita a bocce a casa di Svevo.

Sicché, sulla scorta di quanto realizzato nel Bloomsday 2019 in cui in una storica partita a calcio si erano sfidati i personaggi sveviani e quelli joyciani, al termine della tavola rotonda la disfida verrà riattivata sul pallaio adiacente: chi vincerà? La centralità di Trieste nel mondo che gira intorno all'opera di Joyce sarà ribadita anche nell'incontro con Sean Doran, Liam Browne e Claudia Woolgar, inventori e promotori del “ciclopico” progetto co-finanziato dall'Unione Europea Ulysses European Odyssey, cui partecipano 16 paesi europei, che verrà illustrato presso il Museo Joyce, raccontando anche gli esiti dell'incontro intitolato Nestory - L'incubo della storia e il grido di Dio tenutosi a Trieste lo scorso novembre.

Inoltre, a partire da questa edizione, si inaugura un'ulteriore collaborazione internazionale con un'altra delle città di Joyce, Pola, dove lo scrittore visse per diversi mesi a cavallo del 1904 e del 1905 e che da anni organizza il proprio Bloomsday il quale, nell'edizione 2023, ospiterà due eventi del Bloomsday Trieste 2022: la messa in scena de Il ciclope, di Valentino Pagliei e Goga Mason, e la presentazione del libro Il giardino d'acqua di Andrea Pagani.

Appuntamenti enogastronomici a tema joyciano e irlandese, oltre alle colazioni, saranno inoltre offerti dal bar libreria Knulp, adiacente alla sede del Joyce Museum e dal ristorante Mimì e Cocotte, mentre il Bloomsday party conclusivo, allietato come sempre dalla musica irish dei Wooden Legs sarà a cura del Bounty Pub di via Pondares. “Anche quest’anno – ha dichiarato l’Assessore alle Politiche dell’Educazione e della Famiglia, Nicole Matteoni - il Comune di Trieste, con il supporto dell’Università degli Studi di Trieste, del comparto di promozione turistica regionale e di Turismo Irlandese, ripropone – dopo l’edizione del centenario dell’anno passato – il Festival Bloomsday, un momento in cui, attraverso tantissime iniziative culturali, scientifiche e di intrattenimento, verrà presentato un capitolo dell’Ulisse, in questo caso Circe – Il bordello, a tutta la cittadinanza: un modo per avvicinare il più vasto pubblico possibile a questa grande opera letteraria. In questa quattordicesima edizione si torna alla formula classica, che prevede appuntamenti teatrali, conferenze, mostre e concerti. Quello che presentiamo oggi è un appuntamento davvero importante, che come Comune intendiamo portare avanti anche nei prossimi anni e che rientra nella più ampia programmazione per la valorizzazione e promozione di Trieste come Città della Letteratura e che vede quest’anno la presenza anche di nuovi partner come Turismo Irlandese, a dimostrazione del fatto che, grazie alla qualità della rassegna sviluppatasi nel corso degli anni, il festival abbia varcato i confini nazionali, arrivando fino alla madrepatria di Joyce”. “Assieme al Convegno della Trieste Joyce School, uno dei tre più importanti a livello mondiale per i Joyce Studies, Bloomsday rappresenta un momento centrale delle attività culturali proposte dall’Università degli studi di Trieste - ha commentato il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Trieste, Roberto Di Lenarda – e la sinergia tra il nostro ateneo, il Comune di Trieste, il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale si conferma ancora una volta creativa e vitale”. “Con entusiasmo partecipiamo a questo bellissimo evento dedicato a uno degli autori irlandesi più noti e amati. Il lega me che, grazie alla sua figura, si è creato tra Dublino e Trieste è l’esempio di come la cultura sia un ponte senza tempo tra luoghi ed epoche diversi. Per questo siamo felici di prendere ufficialmente parte al Bloomsday di Trieste nell’anno in cui rende omaggio anche a un importante scrittore triestino come Svevo, prezioso amico di Joyce, in occasione del centenario del suo romanzo più famoso. Questa manifestazione sarà ancora una volta una grande festa e ci auguriamo che sia l’inizio di una proficua collaborazione percorrendo insieme il ponte che unisce due città uniche, in nome del valore universale della letteratura, ora ancora più vicine grazie ai nuovi voli Ryanair che collegano Trieste con Dublino” ha commentato Marcella Ercolini, direttrice di Turismo Irlandese in Italia rappresentata in conferenza stampa da Ornella Gamacchio, addetta stampa di Turismo Irlandese. Tutti gli eventi del Bloomsday Trieste sono a ingresso gratuito tranne le “colazioni immersive”: il programma completo è scaricabile all'indirizzo https://museojoycetrieste.it/ e sui canali social https://www.facebook.com/MuseoSvevoJoyce/. Per ulteriori informazioni: Museo Joyce Museum via Madonna del Mare, 13, tel. / 8182, e-mail: museojoyce@comune.trieste.it


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