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"Balon" di Salvatore Scimeca domani sera al Knulp

Amin e sua sorella Isokè vivono in un villaggio di povera gente (senza luce né acqua) dell’Africa sub sahariana. Un giorno, una banda di predoni assaltano il villaggio, bruciano la loro casa e uccidono i genitori e i fratelli. Rimasti soli i due ragazzi fuggono verso il Nord, finché non raggiungono il deserto, dove vengono soccorsi da una coppia di archeologi che li portano in Libia. Catturati da una milizia, dopo mesi di violenza, prigionia e lavoro da schiavi, riescono a salire su un barcone che leva l’ancora verso l’ignoto. 

PASQUALE SCIMECA, siciliano di nascita, dopo avere lavorato per alcuni anni come insegnante di letteratura e storia, nel 1989 fonda la cooperativa di produzione indipendente Arbash Film, realizzando il suo primo lungometraggio dal titolo "La Donzelletta" cui segue, sempre in 16mm "Un sogno perso". Esordisce con i 35mm nel 1993 con "Il giorno di San Sebastiano" il primo atto di quella trilogia storica che proseguirà con "I briganti di Zabut (1997), "Placido Rizzotto" (2000), La passione di Giosuè l’ebreo (2005), Rosso malpelo (2007). Quest’ultimo, ispirato all’omonima novella verghiana e girato nella Sicilia che accoglieva il più grande bacino minerario per l’estrazione dello zolfo, è stato proiettato in centinaia di scuole, istituti, circoli e fabbriche, attraverso un sistema di distribuzione alternativo. L’incasso del film è stato devoluto ai minatori bambini boliviani. Nel 2010 ha presentato al Festival di Venezia Malavoglia, rilettura in chiave moderna del romanzo di Verga. Nel 2012 ha realizzato il cortometraggio Convitto Falcone, interamente girato nel convitto palermitano dove Giovanni Falcone frequentò le scuole elementari. Da ultimo Biagio, storia del missionario laico Biagio Conte, presentato nel 2014 al Festival di Roma.


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