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“Amianto tra medicina e giurisprudenza”: convegno su un male ancora attuale

“Amianto tra medicina e giurisprudenza” è il titolo del convegno promosso dall’Associazione Esposti Amianto FVG che si terrà a Trieste il 19 ottobre con inizio alle ore 9.30 presso la Sala Zodiaco dell’HotelSavoia Excelsior Palace. 

L’ormai tradizionale appuntamento ha lo scopo di fare il punto della situazione mettendo a confronto esperti di vari settori sul sentito tema dell’esposizione all’amianto. 

Ecco i relatori di questa edizione: l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto che relazionerà su  “Amianto: tutele risarcitorie e previdenziali”; la dottoressa Alessia Arbore , medico del reparto di Chirurgia Toracica dell’Ospedale di Cattinara su

“Chirurgia: attualità in tema di mesotelioma”; la dottoressa Paola De Michieli, dirigente medico presso SC Medicina del lavoro dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste su “Amianto: il punto di vista della medicina del lavoro”; il dottor Pietro Gino Barbieri , già Direttore del Servizio PSAL ASL di Brescia e già responsabile del Registro mesoteliomi di Brescia su “Amianto: una giustizia possibile per morti evitabili”. Il convegno sarà moderato dalla giornalista Silvia Stern.

Stando alle stime (al ribasso), a causa della lunga latenza tra l’inalazione delle fibre e la comparsa delle patologie croniche e tumorali asbesto correlate, il picco delle morti d'amianto è previsto nel 2025, quindi è necessario che nei prossimi anni l'attenzione al fenomeno sia massima, sia dal punto di vista sanitario che ambientale, così da salvare il maggior numero di vite possibile.

L'amianto è da considerarsi un'emergenza per il Friuli Venezia Giulia e purtroppo l’incidenza del mesotelioma e di altre patologie asbesto correlate è particolarmente elevata ed estesa, sia tra i lavoratori impegnati nella costruzione navale e nel settore edile, sia tra i loro familiari e la popolazione in generale.

È purtroppo noto che il Friuli Venezia Giulia e in particolare i territori dell’Isontino, della Bassa Friulana e della provincia di Trieste hanno infatti pagato il prezzo più alto in termini di perdita di vite umane a causa delle malattie correlate all’amianto.


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