Economia

Primi tagli in Flex, a casa 80 interinali, il futuro dello stabilimento si complica

L'azienda "ha confermato di aver già dato comunicazione alle agenzie interinali la cessazione del rapporto di collaborazione. Gravissimo". Domani alle 9 riaggiornamento del tavolo, alle 11 assemblea generale

L'ingresso dello stabilimento (foto Aiello)

Il piano industriale presentato dalla Flex "fa acqua da tutte le parti". Si riaggiornerà domani 20 maggio alle ore 9 il tavolo tecnico che sta tentando di salvare 280 posti di lavoro, dello stabilimento di Trieste, dal licenziamento. I sindacati (Fim Fiom Uilm Usb Ugl e le Rsu di Flex) spingono in un'unica direzione: "ritiro immediato degli esuberi per gli interinali e un forte intervento del Governo". Secondo quanto riporta una nota sindacale Flex vorrebbe investire "sull'hub logistico, le attività di mecatronica e riparazioni cliente. Cose già note da anni". Dall'altro lato, invece, l'azienda avrebbe confermato di aver avviato la comunicazione alle agenzie interinali della "cessazione del rapporto di collaborazione". 

"Noi - queste le parole dei sindacati - abbiamo ribadito la nostra netta contrarietà ad un piano industriale vuoto di contenuti e abbiamo dichiarato inaccettabile qualsiasi ipotesi di esubero. Va tutelato il sito, strategico per il nostro Paese, e le sue maestranze. Giudichiamo come gravissimo il fatto che l'azienda abbia dato comunicazione di voler disdettare i contratti di somministrazione. Questo nonostante l'appello della Regione e Mise alle "bocce ferme" sull'occupazione". L'azienda ha chiesto un giorno di tempo per valutare. Domani alle 11 è stata convocata un'assemblea generale. 


Si parla di