Cronaca

Al Verdi un Don Pasquale "vintage" con riferimenti al cinema e alla cultura pop

Il Don Pasquale, famosa opera buffa di Donizetti, arriva al teatro Verdi con una regia originale e piena di riferimenti culturali ispirati agli anni 50 e 60, con la prima prevista per venerdì primo aprile alle 20.30. L'orchestra sarà diretta da Maestro Concertatore e Direttore Roberto Gianola con regia di Gianni Marras, scene e costumi di Davide Amadei e Maestro del Coro Paolo Longo. Un allestimento della Fondazione Teatro Comunale di Bologna, Orchestra, Coro e Tecnici della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste.

Il cast

Nel cast, Ernesto sarà Antonino Siragusa(1, 3, 7/IV) e César Cortés(2, 5, 9/IV). Norina sarà interpretata da Nina Muho(1, 3, 5, 7 /IV) ed Elisa Verzier(2, 9 /IV). Don Pasquale sarà Pablo Ruiz(1, 3, 5, 7 /IV) e Michele Govi(2, 9 /IV). Il Dottor Malatesta sarà Vincenzo Nizzardo(1, 3, 5, 7 /IV) e Bruno Taddia(2, 9 /IV). Un Notaro Armando Badia, Mimo Daniele Palumbo. 

Note di regia

"I personaggi di quest’opera buffa - spiega il regista Marras - erano gli antesignani di quelli che col tempo sarebbero diventati i personaggi interpretati dai comici e dalle soubrette dell’operetta e dell’avanspettacolo; un filone da cui avrebbero attinto personaggi, situazioni e tempi comici anche i registi che hanno dato vita alla “commedia all’italiana”, cioè quel filone cinematografico sorto in Italia nella seconda metà degli anni Cinquanta del Novecento e sviluppatosi nei successivi anni Sessanta e Settanta"

"Approfondendo lo studio del libretto e dello spartito - spiega ancora Marras - ci siamo accorti che l’ambienta- zione romana calzava a pennello, nelle varie scene, e trovava numerosi riscontri del periodo dei primi anni ’60 italiani. Come non ritrovare in Totò, Peppino e la malafemmina (1957) i nostri moderni Don Pasquale e il dottor Malatesta? E Norina non è di- ventata poi la Marisa Allasio di Poveri ma belli (1957) o, in giro per Roma magari in Vespa, la Audrey Hepburn di Vacanze romane (1953)? E il ciuffo di Little Tony che canta Cuore matto (1967) non ricorda l’Ernesto che canta la sua serenata Com’è gentil, la luna a mezzo april?"

"Donizetti è stato un genio innovatore - sottolinea Gianola- e la sua scrittura va considerata come il culmine della musica italiana nel suo momento di passaggio dal romanticismo del secondo Rossini al romanticismo appassionato che recherà i segni di Verdi. Quest'opera contiene alcune tra le pagine più belle del repertorio lirico di ogni tempo e rimane una delle più rappresentate nei teatri di tutto il mondo". Al Teatro Verdi di Trieste la prima di Don Pasquale risale alla stagione 1848/1849, in scena negli anni successici altre 16 volte, con oltre 100 rappresentazioni complessivamente, l’ultima in ordine di tempo nel 2015.

Le repliche saranno sabato 2 aprile alle 16, domenica 3 aprile alle 16, martedì 5 aprile alle 20.30, giovedì 7 aprile alle 20.30, sabato 9 aprile alle 20.30.


Si parla di