Cronaca

Pirona riapre tra alta pasticceria e vecchie insegne (FOTO)

La storica Pirona è stata inaugurata oggi alle 18:30 in Largo Barriera. I Viezzoli regalano una seconda vita alla pasticceria, che diventa un filo che lega il passato al futuro

Foto Giovanni Aiello

Tra dolci ricordi e pasticcini che fanno venire l'acquolina, oggi è stata inaugurata la nuova Pirona. Un momento che ha coinvolto diverse autorità istituzionali e cittadini ansiosi di vedere la sua nuova veste, dopo due anni di stop. Un tempo che è sembrato infinito, soprattutto per la travagliata storia legata al locale e la paura di non vederlo più aperto. Un pensiero che ha sfiorato un po' tutti, soprattutto in quella fatidica giornata di marzo del 2017, quando i vecchi gestori avevano deciso di abbassare la saracinesca.

I Viezzoli

La città, fortunatamente, non ha mai smesso di amare questo luogo, perchè i tesori sono perle rare e vanno tutelati, come la nostra Storia. A fine aprile, mobili e arredi messi in vendita vengono acquistati dalla Fondazione CRTrieste per scongiurare il rischio che queste preziose testimonianze di artigianato venissero disperse. A giugno sono i triestini a mettersi in campo con la petizione “Salviamo la pasticceria Pirona” e la successiva candidatura ai "Luoghi del cuore" promossa dal FAI. Il 20 ottobre 2018 si tira un sospiro di sollievo: il locale (arredi compresi) viene acquistato da un imprenditore veneto e la gestione viene affidata ad un artigiano triestino. Qualche mese dopo Cinzia, assieme al marito Franco e al figlio Gianluca, danno la notizia: saranno i Viezzoli i futuri gestori di Pirona.

Un nuovo inizio

Oggi, 24 luglio, le porte di Pirona sono state finalmente aperte al pubblico in una veste nuova. "Siamo molto soddisfatti. Abbiamo salvato un luogo straordinario a dimostrare che, se la città è unita, i risultati sono meravigliosi" ha dichiarato il sindaco Dipiazza nel corso dell'inaugurazione. "E' stato faticoso, ma siamo contenti - ha aggiunto Cinzia Viezzoli -. Manteniamo le tradizioni, ma diamo anche spazio alle innovazioni". Ed è questa la peculiarità della nuova Pirona, che diventa ora un ponte tra passato e futuro a partire dai dettagli, come i verdi pacchetti con nastri e scatole di latta, scrigni pronti a custodire delizie di alta pasticceria che sorprenderanno il vostro palato. "Sono molto entusiasta - ha dichiarato la pastry chef Alice Mancini -. Mi sono impegnata molto, soprattutto per la fiducia che mi è stata data in quanto ho voluto proporre un prodotto nuovo, non ancora diffuso a Trieste. Credo che l'idea del fondatore sia sempre stata quella di proporre un dolce ricercato, quindi ho voluto portare avanti la sua filosofia".

E se la pasticceria già da sè ci ricorda i grandi letterati che sono passati per Trieste, Alice ha pensato di rendere ogni sua creazione una piccola cartolina che li potesse ricordare: "Ad ogni dolce è stato dato il nome di un letterato che ha fatto parte della storia di Trieste o di un suo libro, così, per esempio, sono nate la pralina Svevo e la scatola di latta con il presnitz Joyce". Non manca all'appello la torta della casa, la torta Pirona, realizzata con prodotti del territorio: financiers di miele di marasca, inserto di terrano e ciliegie, ricoperta da mousse al cioccolato bianco.


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