«La Bavisela non ci sarà più»
Il presidente dimissionario Fabio Carini lo rende noto durante Sveglia Trieste a Telequattro: «Ieri ho presentato le dimissioni anche da socio per concentrarmi su nuove possibilità per portare a Trieste un secondo evento importante»
La notizia che tutti speravano di non sentire purtroppo arrivata, direttamente dalla bocca di Fabio Carini, ormai ex presidente della Bavisela «che non ci sarà più, di fronte all’impossibilità di proseguire con qualsiasi attività, si è deciso per la messa in liquidazione, sarà l’assemblea dei soci del 21 dicembre a dare il voto definitivo. Ieri (martedì 6 dicembre, ndr) ho presentato le mie dimissioni da socio e presidente all'ultimo consiglio direttivo, non abbandono la nave che affonda, non sono Schettino, ma abbiamo, in maniera congiunta, optato per questa decisione, affinché io possa cercare altre soluzioni per portare un secondo grande evento a Trieste; resta infatti l'importante fideiussione a mio nome per l’anticipo spese di ogni anno».
«Il motivo è semplice - spiega Carini -, una gestione "magna-magna" durante un periodo di contributi pubblici a pioggia...».
«L'iter comporterà la cancellazione del marchio Bevisela da Trieste - conclude Carini -, un marchio che ormai porta l’ignominia di chi ha creato questa situazione. Bavisela era una risorsa per la città, portava una ricaduta di circa 9 milioni all’anno sulla Trieste. Ma al di là della ricaduta economica, c'è un danno d'immagine a livello anche internazionale. Una brutta figura che pagheremo per anni, per esempio lo sponsor tecnico (Diadora) ci ha già detto che non avrebbe più sostenuto un'evento con questo tipo di problemi. Con Bavisela muoiono anche i titoli sportivi (e quindi il raggiungimento del riconoscimento "Euromarathon",ndr)».