Cronaca

Muggia: avanti con il futuro della costa

Esito positivo per la Conferenza dei Servizi sulla riqualificazione del tratto costiero tra Porto S.Rocco e Punta Olmi. Ancora da rimuovere i possibili ostacoli da parte del ministero dell'Ambiente

Si è concluso positivamente la prima Conferenza dei Servizi per l’esame del progetto definitivo relativo alle opere di riqualificazione costiera del tratto Porto San Rocco – Punta Olmi, con finalità turistico balneare. L’incontro, che ha avuto luogo il 3 settembre presso il Municipio del Comune di Muggia, ha visto l’espressione dei pareri di competenza che sostanzialmente approvano il progetto che ora sarà sottoposto al VIA  e, concluso ciò, vedrà fra 60 giorni la riconvocazione della Conferenza per una conclusione o per ulteriori valutazioni.

Un progetto importante per il territorio, come ha evidenziato in apertura della Conferenza il sindaco Nerio Nesladek, sia dal punto di vista della fruibilità balneare dei residenti sia dal punto di vista dell’avvio di attività economiche che nello sviluppo della costa troveranno un notevole volano. Ricordando come la Regione, consapevole dell’importanza di questo intervento, abbia concesso un finanziamento cospicuo per la realizzazione dell’opera, Nesladek ha anticipato la necessità, e in questo senso già ci sono gli opportuni contatti transfrontalieri, di una programmazione unitaria dello sviluppo della costa.

Nello specifico, il progetto prevede nuovi spazi di parcheggio ed una pista ciclopedonale sul lato mare che migliori la fruibilità della costa e l’accesso agli spazi balneari con un allargamento verso mare, un riempimento protetto da una mantellata e un ripascimento in ghiaia da Porto San Rocco sino all’ex Bagno della Polizia. Spiaggia, piazzole e reef artificiali a disposizione dei bagnanti, che potranno godere di maggior sicurezza con una nuova distribuzione del marciapiede e del guard –rail. 

Visto favorevolmente anche dal punto di vista ambientale e coerente anche con il piano regolatore portuale, il progetto interessa un’area a mare che vede in corso una caratterizzazione e le attività potranno pertanto essere avviate solo dopo l’approvazione dei risultati della stessa, sentito il Ministero dell’Ambiente. Ancora Nesladek: «Questo infatti rimane lo scoglio principale: il tratto interessato dal progetto dal 2003 è stato disgraziatamente inserito da amministratori poco oculati nel SIN e questo preclude ogni modifica della parte a mare. Poco importa se dove il comune vuole intervenire solo nei primi metri dove c’è sostanzialmente solo roccia e quindi per definizione quel tratto non può essere inquinato: bisogna comunque fare una caratterizzazione, validare i dati e andare a Roma a farci liberare la zona da una conferenza dei servizi al Ministero. Soldi, tempo, incertezze. La Conferenza dei Servizi però è stata un fatto importante: nessuna delle amministrazioni presenti ha espresso disaccordo sul piano. Ora, forti di questo, lavoreremo da subito assieme all’Autorità Portuale (cui quel tratto di mare fa capo) per chiudere in tempi il più breve possibili la questione cercando di far passare la tesi sacrosanta che dove ci sono sassi non ci può essere inquinamento. Voglio inoltre segnalare che, accanto alla buona disponibilità di tutti, c’è stata una particolare sensibilità da parte della Provincia, proprietaria della strada interessata dall’intervento, che ha fatto solo osservazioni positive e costruttive. Siamo fiduciosi di riuscire a partire anche se i tempi sono davvero ristretti e le risorse “ballerine”: questa riqualificazione è un volano importante per lo sviluppo di tutto il territorio provinciale e, di questi tempi soprattutto, non possiamo perdere questo treno.»


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