Dalle tre “casette dell'acqua” di via Castiglioni a Rozzol, via Giulia a San Giovanni e  via Grego a Borgo San Sergio, in 129 giorni  sono stati prelevati 177634 litri d'acqua. Se per semplicità ipotizziamo solo bottiglie da un litro, sarebbero altrettante le bottiglie in plastica (PET-polietilentereftalato) risparmiate. Rapportati all'anno, i litri prelevati (e le bottiglie risparmiate) diventerebbero 502607. I chilogrammi di CO2 sono calcolati a partire dai dati forniti da Confindustria-Aqua Italia secondo cui per la vita complessiva di una bottiglia in PET (produzione, trasporto tra produzione e consumo e conferimento dei vuoti) vengono emessi 0.033 kg di CO2. Rapportandoli all'anno i chilogrammi di CO2 non dispersi diventerebbero 15630, cioè quasi 16 tonnellate.

Sono questi alcuni dei dati che evidenziano la positiva sperimentazione, avviata da Comune di Trieste con AcegasApsAmga e Gruppo ProAcqua, che ha permesso di offrire ai cittadini la possibilità di portare a tavola acqua microfiltrata (liscia o gasata) a prezzi vantaggiosi (5 centesimi di euro il litro), con notevoli benefici sotto il profilo ambientale (la riduzione di bottiglie di plastica e delle immissioni inquinanti prodotte per produzione, trasporto e smaltimento).

"I dati di gennaio -ribadisce l'assessore comunale all'Ambiente Umberto Laureni- confermano l'esito soddisfacente delle tre installazioni che, sopratutto in via Giulia, sono diventate, al di là del loro significato ecologico, veri e propri momenti di socializzazione. I dati sono positivi soprattutto tenendo conto che l'iniziativa è partita dopo i mesi più caldi, nei quali dovremmo ipotizzare un consumo ben maggiore. A breve assieme al gestore valuteremo se sussistono le condizioni per proseguire anche dopo l'anno di sperimentazione, ipotizzando anche l'estensione della rete delle casette dell'acqua".